Servizi in appalto delle biblioteche comunali, la Filcams Cgil Firenze proclama una giornata di sciopero per domani martedì 8 febbraio. E la Fp Cgil Firenze esprime pieno sostegno e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici (in tutto un centinaio), che in questi anni sono stati un punto di riferimento per le biblioteche comunali e per i cittadini ma, nonostante ciò, hanno dovuto subire la cattiva gestione del servizio da parte dell’associazione temporanea di impresa, che raggruppa le cooperative che gestiscono buona parte dei servizi bibliotecari comunali (i dipendenti comunali sono, infatti, una minoranza).
L’appalto dei servizi bibliotecari ha infatti prodotto per gli addetti perdite di salario significative in questi anni ed oggi si trovano ad affrontare le incertezze di un cambio appalto sul quale mancano assicurazioni sulle risorse disponibili e sulle garanzie in termini di tenuta occupazionale da parte del Comune di Firenze, ente committente del servizio.
Per tutte queste ragioni si sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori e si chiedono al Comune di Firenze: garanzie sulle risorse del prossimo appalto, la clausola sociale, la corretta applicazione del Ccnl e le condizioni economiche; l’immediata apertura, ad aggiudicazione avvenuta dell’appalto, di un tavolo di confronto che impegni da subito le aziende che se lo aggiudicheranno a rispettare le condizioni occupazionali, i salari e i diritti acquisiti; la valorizzazione delle professionalità dei lavoratori attualmente impiegati nei futuri percorsi di re-internalizzazione previsti dal Comune, così da garantire la continuità occupazionale.
La Filcams Cgil e i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto saranno in presidio domani martedì 8 febbraio alle ore 10:30 in via de' Gondi sotto Palazzo Vecchio a Firenze. La Fp Cgil, assieme alla Rsu, ha convocato per la mattina di martedì 8 febbraio un’assemblea del personale comunale delle biblioteche, per sostenere le rivendicazioni dei colleghi dell’appalto.
Usb: "Aderiamo allo sciopero dei Biblioprecari"
Confermato lo sciopero dei lavoratori in appalto di biblioteche e Archivio Storico del Comune di Firenze, che si ritroveranno martedì 8 febbraio in Piazza della Signoria alle ore 10 per protestare contro i tagli operati dall’Amministrazione sull’imminente bando di gara. Li rivedremo, ancora una volta, sotto Palazzo Vecchio, come nel 2020 – quando nacque il movimento dei Biblioprecari – e come nel 2014, al precedente cambio d’appalto, che significò per tutti un peggioramento delle condizioni salariali e lavorative.
A dispetto alle promesse iniziali, si prospetta infatti un appalto di minore durata e con minori risorse: ben 500mila euro all’anno in meno rispetto a quanto preventivato all’inizio dello scorso anno, 500 mila euro che si traducono in un taglio di circa 15 lavoratori full time.
Nonostante le contraddittorie smentite dell’assessore Martini, il taglio c’è e non lo vedranno solo i lavoratori che andranno a casa o che vedranno decurtato il loro stipendio, già lontano da quello che spetterebbe loro se fosse applicato il contratto corretto: lo vedrà anche la cittadinanza tutta, che toccherà con mano la diminuzione quantitativa e qualitativa dei servizi bibliotecari e archivistici finora garantiti dal personale in appalto.
Non si può giustificare questo taglio, come sta cercando di fare l’Amministrazione comunale, con l’assunzione di personale dalla recente graduatoria per istruttori amministrativi, poiché tali figure – appunto amministrative e senza competenze specifiche in materie biblioteconomiche o archivistiche – saranno appena sufficienti a coprire il turn over dei dipendenti comunali andati in pensione nel corso degli anni.
Si tratta di scelte inique che vanno come sempre a penalizzare i lavoratori precari, scelte ancor più gravi per un’amministrazione che vuole puntare sulla Cultura come “leva per uno slancio economico e sociale” e per una città che si candida a Capitale del libro 2023.
Le nostre richieste rimangono le medesime:
- un impegno politico per tutelare le tenute occupazionali e salariali
- garanzia di mantenimento di tutti i servizi attualmente in essere, perché dietro ogni servizio c’è un lavoratore e non solo delle ore da tagliare
- una progettualità concreta dei servizi bibliotecari e archivistici per il prossimo futuro, che tenga conto delle professionalità acquisite dopo anni di precariato
Invitiamo tutta la cittadinanza a unirsi alla nostra protesta, studenti, ricercatori, colleghe e colleghi precari dei beni culturali, semplici frequentatori, lettori appassionati grandi e piccini, perché la nostra lotta non è solo per il diritto a un lavoro più equo e più stabile, ma anche per la continuità dei servizi culturali essenziali, ultimi presidi sociali del territorio.
Vi aspettiamo martedì 8 febbraio alle ore 10 in piazza della Signoria!
Le lavoratrici e i lavoratori in appalto delle biblioteche e dell’Archivio Storico del Comune di Firenze
Notizie correlate
<< Indietro