Firenze per la Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili


Anche Firenze si unisce all'appello globale per abbandonare una delle pratiche più crudeli ancora diffuse in alcune culture: la mutilazione dei genitali femminili (MGF).Nella Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili ed i matrimoni precoci/forzati, il 6 febbraio, l'Ordine dei Medici di Firenze insieme al Comune di Firenze organizza nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio (ore 15) un incontro al fine di unire le forze per raggiungere l'abbandono della pratica, che consiste nella rimozione cruenta, parziale o totale, dei genitali femminili esterni od anche una lesione, pur minima, su di essi per motivi culturali o sociali, quindi non terapeutici. All'incontro ne discuteranno rappresentanti delle istituzioni, medici, avvocati, esperti internazionali.

“E'un problema che riguarda tutto il mondo, una pratica che deve scomparire: bambine, ragazze e donne che subiscono mutilazioni dei genitali incorrono in rischi gravi e talvolta irreversibili per la loro salute e a pesanti conseguenze psicologiche” afferma la dottoressa Maria Antonia Pata, coordinatrice dell'incontro. “Con questo convegno vogliamo riaprire un confronto tra numerosi esperti ed operatori del settore per sensibilizzare e ribadire “Zero Tolerance “a questa pratica. Ringraziamo il Comune di Firenze per la sensibilità dimostrata su questo tema, in particolare l'assessore al Welfare Sara Funaro, i consiglieri Donata Bianchi presidente della Settima commissione consiliare, Mimma Dardano presidente della Quarta commissione consiliare e Nicola Armentano, medico e membro della stessa commissione”. Secondo i dati Unicef-Unfpa 2020, la pratica delle mutilazioni genitali femminili è prevalentemente diffusa in paesi del Corno d'Africa-Medio Oriente come Iraq e Yemen in alcuni paesi dell’Asia come Indonesia e Maldive. É dominante (al 90%)  in Somalia Guinea e Gibuti. Anche nei Paesi occidentali, in relazione ai nuovi scenari multietnici, è cresciuta considerevolmente la presenza di bambine e donne affette da mutilazioni o che rischiano di subirne. In Italia su circa 76.000 ragazze tra 0 e 18 anni provenienti da Paesi che praticano le mutilazioni circa il 15-24% sono a rischio, secondo i dati 2017-18 dell'Istituto Europeo per l’uguaglianza di genere. Stime Unicef del 2020 riferiscono che circa 200 milioni di ragazze e giovani donne nel mondo che vivono con gli esiti e retaggi di una qualunque forma di mutilazione. Il convegno è organizzato in collaborazione con Associazione Nosotras, Associazione Volontari Ospedalieri, Associazione Good World Citizen, Scuola Fiorentina Dialogo Interreligioso, Associazione Medici Africani, Unione delle Comunità Africane in Italia. È stato invitato l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini.Per iscrizioni e informazioni scrivere a eventomgf@gmail.com. L'accesso al Salone dei Duecento sarà possibile fino al raggiungimento della capienza massima consentita.

Fonte: Ufficio Stampa

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