Di solito non guardo la televisione tranne rai storia, ma sentendo in casa l'eco del Festival della canzone italiana, mosso dagli scandalizzati per l'abbigliamento e la simulazione dell'auto battesimo di Achille Lauro, ho guardato con i miei la registrazione e francamente mi è sembrata una semplice trovata pubblicitaria, nell'insieme pittoresca. Io come credente non mi sono ne offeso e ne scandalizzato.
E mi sento in perfetta sintonia con la nota dell'Osservatore Romano che ha scritto: “Chiamati in causa da Fiorello alla cui simpatia non si può resistere, eccoci qui a dire la nostra, come richiesto, su Achille Lauro. In punta di piedi. Perché Sanremo è Sanremo. L'Osservatore è L'Osservatore. E in questo caso si limita ad osservare che, volendo essere a tutti i costi trasgressivo, il cantante si è rifatto all'immaginario cattolico. Niente di nuovo. Non c'è stato nella storia un messaggio più trasgressivo di quello del Vangelo. Da questo punto di vista difficilmente dimenticheremo la recita del Padre Nostro, in ginocchio, di un grande artista rock come David Bowie. Non ci sono più i trasgressori di una volta.”
Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom
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