Ha il nome evocativo di Lifestart, vita che inizia, il lettino rianimatorio da impiegare sui neonati che vengono al mondo con problemi respiratori. È questa l’ultima donazione giunta alla Asl Toscana sud est, in questo caso grazie alla generosità di Rotary International e destinata ai reparti di neonatologia degli ospedali di Arezzo, Nottola e Grosseto.
Alla cerimonia, svoltasi martedì 1 febbraio 2022 nell’auditorium dell’Ospedale San Donato di Arezzo, erano presenti il direttore sanitario della Asl Toscana sud est Simona Dei, il direttore del Dipartimento materno infantile Flavio Civitelli, la responsabile della Rete neonatale Letizia Magi, il direttore di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Donato di Arezzo Ciro Sommella e il direttore di Pediatria Marco Martini, mentre in collegamento dall’ospedale Misericordia di Grosseto hanno partecipato le dottoresse Susanna Falorni e Manola Pisani, e dall’ospedale di Nottola il dottor Marco Lucherini. Il Rotary International era rappresentato da Fernando Damiani, governatore Distretto 2071 Rotary International e Arrigo Rispoli, presidente Comitato distretto 2071 Fondazione Rotary International.
“Ogni donazione è preziosa - dichiara Simona Dei, direttore sanitario della Asl Toscana sud est - ma questa in modo particolare perché accompagna il percorso sanitario più delicato, quello della nascita.
Un' associazione di respiro mondiale che sostiene capillarmente le maternità della nostra azienda è un bellissimo segno verso il futuro, in un momento storico particolarmente complesso come l’attuale. Grazie al Rotary per l’attenzione al territorio e ai bisogni veri delle persone, grazie per questa bella alleanza a favore della salute dei futuri adulti di domani”.
“Il Rotary ha dimensione mondiale, ma è attento ai bisogni dei territori di appartenenza dei vari club. Con questa iniziativa, ha spiegato Fernando Damiani, governatore del Distretto 2071, quello toscano, in rappresentanza del Rotary International, vogliamo contribuire a fare sistema dando un contributo a chi ha bisogno, in questo caso in ambito sanitario. Il nostro impegno è rivolto in particolare a coloro che sono quotidianamente alle prese con le difficoltà generate dalla pandemia.
Questa iniziativa ad Arezzo, come le altre simili in altri territori del Distretto, - ha spiegato ancora Damiani - è quindi assolutamente nel dna del Rotary International e segue in pieno lo spirito rotariano: affiancare le istituzioni pubbliche e sociali che operano sul territorio è motivo di orgoglio per il Rotary, come lo è sostenere, come abbiamo già fatto in molte occasioni, il lavoro di chi tutti i giorni si prodiga a favore di chi si trova in condizioni di bisogno”.
“E’ uno strumento eccezionale. - ha affermato il direttore di dipartimento Materno infantile Flavio Civitelli - Un vero salto in avanti per il nostro settore. La funzionalità dell'apparecchiatura ne consente l’utilizzo accanto al letto della partoriente, rimandando in tal modo il momento del taglio del cordone ombelicale e preservando il passaggio da madre a figlio dell’ossigeno e degli elementi nutritivi indispensabili alle funzioni vitali. Una delle caratteristiche che ne fanno uno strumento eccezionale è anche che è stato progettato proprio da chi opera in questo ambito: pediatri, neonatologi e ostetrici.
La caratteristica fondamentale è quella di poter collocare il neonato in una posizione stabile e riscaldata senza la necessità di tagliare il cordone ombelicale e permettendo a tutto il personale clinico l'accesso necessario”.
Fonte: Ausl Toscana Sud Est
Tutte le notizie di Arezzo
<< Indietro