"Manuela Parentini e la Prima Guerra Mondiale", appuntamento venerdì 4 febbraio ore 21.15 allo spazio dell'Orcio di San Miniato. L'intervista a cura di Aurelio Cupelli. Negli stessi locali la mostra de "La Grande Guerra" con le fotografie sul set del film di Mario Monicelli.
Una serata di interesse locale, dedicata al primo conflitto mondiale, visto dalla nostra provincia e in particolare da San Miniato, una cittadina allora più importante di oggi, che un filosofo sanminiatese come Augusto Conti, definiva idilliaca, una specie di giardino dell’Eden. San Miniato, come tutta l’Italia, fu devastata da una guerra di cui nessuno riusciva a capire i veri motivi. Ci furono quasi 600 morti, adesso riscoperti nelle loro biografie da una studiosa attenta come Manuela Parentini, autrice di numerosi libri sull’argomento. La Parentini è partita dai nomi, per arrivare alle vicende umane, fino a quella che possiamo definire la macchina della propaganda, partita soprattutto in epoca fascista, quella stessa macchina, che in tempi di democrazia, ci ha fatto storcere la bocca ogni volta che parlavamo della guerra, o meglio delle guerre, inserendo in questo disdegno anche altri appuntamenti – in genere disastrosi – in cui il nostro paese è stato coinvolto.
"Invece – dice la Parentini – questi morti meritano una sepoltura degna, lontana dalla retorica, che ne recuperi le piccole storie personali, fatte spesso di persone molto semplici, analfabeti, che non si erano mai mossi dalle loro splendide valli e che un giorno andarono a morire sulle montagne, che non avevano mai visto e di cui a volte ignoravano l’esistenza".
Insomma una serata davvero di grandissimo interesse, che segue quella dell’inaugurazione della mostra su “La Grande Guerra”, con le splendide fotografie di Mario Maffei sul set del film (1959) di Mario Monicelli, con Alberto Sordi e Vittorio Gassman, ospitata negli stessi locali. A questo evento inaugurale hanno partecipato Stefano Maffei, figlio di Mario Maffei, il fotografo di scena e aiutoregista del film; Lucia Baldini, curatrice dell’esposizione; e l’assessore alla cultura di San Miniato, Loredano Arzilli, che ha apprezzato moltissimo la mostra, ricordando i suoi rapporti con il grande Alberto Sordi, in occasione della vendita della splendida villa che l’attore aveva a Castiglioncello.
Per accedere alla mostra e alla serata è necessario il green pass, rispettando le norme anti-Covid. Per informazioni si può chiamare il 333 5925005.
Fonte: La conchiglia di Santiago
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