Disabilità, in Consiglio Comunale il regolamento del Laboratorio per l’accessibilità


È prevista per oggi, martedì 1 febbraio, l’approvazione in Consiglio comunale il Regolamento del Laboratorio comunale per l’Accessibilità. Il documento è arrivato alla sua fase finale a seguito di un percorso elaborato dalla Seconda Commissione Permanente del Consiglio Comunale che è iniziato nel corso del 2021.

“Dopo l’istituzione dell’assessorato con delega speciale alla disabilità - commenta l’assessore alla disabilità Sandra Munno - è un grande motivo di orgoglio per la nostra Amministrazione essere riusciti a istituire anche il regolamento che disciplina il funzionamento di un organo consultivo, costituito dai rappresentati dei portatori di interesse, che affiancherà l’operato dell’Amministrazione per rendere Pisa sempre più fruibile e accessibile. Si tratta di un grande passo avanti per la nostra città: con l’approvazione del regolamento si crea una nuova struttura di natura consultiva, il Laboratorio per l’accessibilità composto dal Garante dei Diritti e dalle associazioni che operano nella disabilità. Il nuovo organismo costituirà uno strumento prezioso di collaborazione tra amministratori e portatori di interesse, che contribuirà a definire gli indirizzi culturali ed operativi del Piano per l’Accessibilità, supportando e coordinando la programmazione e l’attuazione di tutta l’azione amministrativa finalizzata a garantire l’accessibilità a spazi e servizi pubblici”.

“Siamo particolarmente contenti – prosegue Munno - che questo regolamento corrisponda esattamente agli indirizzi portati avanti dall’assessorato fin dal maggio 2021 nel processo di redazione della proposta. Come era nella nostra idea, il regolamento dovrà risultare uno strumento snello per far sì che le funzioni di questo nuovo organismo siano veramente efficaci per semplificare e ottimizzare gli interventi e in generale le politiche per la disabilità attuate sul territorio. Certo, come tutte le novità ci sarà bisogno di un periodo per divenire esecutivo, occorrerà nominare il coordinatore del tavolo e selezionare le associazioni in base si requisiti richiesti, ma mi auguro che questo organo consultivo possa rappresentare sempre più un punto di riferimento per rendere la città di Pisa sempre più inclusiva”.

Il Regolamento, come previsto nel testo in discussione oggi in Consiglio comunale, definisce modalità istitutive, compiti, funzioni, figure professionali, e fonti delle risorse finanziarie, patrimoniali, informative e logistiche del Laboratorio Comunale per l’Accessibilità. Il Laboratorio definisce, d’intesa con gli amministratori e con i portatori d’interesse, gli indirizzi culturali ed operativi del Piano per l’Accessibilità, supporta lo svolgimento delle diverse fasi operative ed attuative del Piano e supporta programmazione e coordinamento delle fasi operative in termini di accessibilità a edifici, spazi, beni e servizi pubblici, delle politiche attuate sul territorio comunale.

Tra le principali funzioni del Laboratorio, il Regolamento specifica: definire gli obiettivi del Piano per l’Accessibilità e metterne in atto di promozione rivolte alla cittadinanza; acquisire i desiderata dei portatori d’interessi specifici e degli abitanti in genere in materia di accessibilità; ricevere istanze, richieste, segnalazioni e proposte in materia di accessibilità; partecipare alla programmazione degli interventi di attuazione del Piano per l’Accessibilità con piani predisposti da altri enti; cooperare con soggetti pubblici e privati al fine di attuare interventi complessi che elevino il livello di accessibilità del territorio comunale; proporre misure premiali volte ad incoraggiare i soggetti privati che erogano servizi pubblici ad eliminare le barriere architettoniche-urbanistiche; svolgere attività di promozione e salvaguardia dell’accessibilità ambientale.

Poiché compito dell’Amministrazione Comunale non è solo eliminare le fonti di ostacolo alla vita indipendente degli abitanti, ma anche evitare che si determinino nuove barriere architettoniche o, comunque, limitazioni all’autonomia personale, il Laboratorio svolge anche compiti aggiuntivi: esprime pareri consultivi e non vincolanti circa la coerenza e la corrispondenza alle previsioni e prescrizioni del Piano dei programmi o progetti di competenza comunale che comportano un’incidenza sull’accessibilità ambientale; propone eventuali modifiche e integrazioni agli strumenti di pianificazione e programmazione operativa (Regolamento Edilizio, Regolamento Urbanistico, Programma Integrato di Intervento, Piani Attuativi, Piani di Settore) e ai Regolamenti Comunali; esprime, su richiesta, pareri non vincolanti ai soggetti preposti al rilascio delle autorizzazioni inerenti l’accessibilità delle istallazioni temporanee per attività commerciali, spettacoli e manifestazioni svolti su area pubblica.

Membri del Laboratorio. E’ compito del Segretario Generale, quale Coordinatore del Tavolo (poi Laboratorio) provvedere all’individuazione dei componenti appartenenti alle varie Direzioni Comunali, fra cui un coordinatore operativo. È membro di diritto del laboratorio il Garante dei Diritti e sono membri i rappresentanti della associazioni (uno per associazione) che hanno tra gli scopi del proprio statuto la tutela del disabile e della propria famiglia, e che ne fanno richiesta. Sono altresì membri di diritto i rappresentanti delle associazioni (uno per associazione) iscritti ad Albi comunali per associazioni che si occupano di disabilità. Il Coordinatore deve essere una figura tecnica interna all’Amministrazione comunale, proveniente preferibilmente dai settori dell’Urbanistica, della Mobilità o dei Lavori Pubblici, in possesso dei necessari titoli e requisiti, e con comprovata esperienza in materia di accessibilità all’ambiente. (In caso di impossibilità di reperire una figura interna, potrà essere incaricato un soggetto esterno). La nomina verrà effettuata dal Sindaco e avrà durata di anni tre rinnovabili.

Modalità operative. Il lavoro del Laboratorio Comunale per l’Accessibilità si svolgerà con modalità operative di supporto alle Direzioni competenti seguendo quattro principali funzioni: 1) funzione progettuale, coordinando lo svolgimento di tutte le funzioni operative volte all’elaborazione, aggiornamento continuo, attuazione e verifica del Piano; 2) funzione integrazione, sviluppando, tra i diversi settori dell’Amministrazione comunale, un lavoro integrato che rifletta una cultura comune sulle tematiche dell’accessibilità dell’ambiente costruito; 3) funzione, se richiesta, di supporto alla Conferenza di servizi interna o esterna, esprimendo pareri consultivi che interessano scenari complessi con il coinvolgimento di più soggetti pubblici e privati; 4) funzione di supporto alla cura dei rapporti con l’esterno, con i portatori di interesse specifici e con la generalità degli abitanti.

Partecipazione degli abitanti e attività di comunicazione. Il percorso che conduce all’elaborazione del Piano dovrà essere portato all’attenzione di tutti gli abitanti, con iniziative di pubblicizzazione e un progetto di comunicazione che informi i cittadini sul processo di riqualificazione e adeguamento di spazi, edifici, beni e servizi pubblici, anche mediante l’utilizzo del sito web del Comune. Saranno inoltre promosse azioni per coinvolgere il maggior numero di abitanti nel processo decisionale, con metodi di partecipazione che puntano ad acquisire i desiderata dei portatori di interesse specifico con gli abitanti, a valorizzare la conoscenza che deriva dall’esperienza quotidiana degli spazi di vita, a ridurre il divario tra esigenze degli abitanti e portatori di interessi specifici, a rafforzare il senso di appartenenza agli spazi di vita quotidiana, a negoziare tra esigenze diverse fino a giungere a soluzioni che riflettano e ricompongano le diverse aspettative.

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