“Bel San Giovanni”, premiati Carlo Conti e il Comando vigili del fuoco di Firenze

Al Salone dei Cinquecento, consegna del premio Bel San Giovanni a Carlo Conti e al comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Presente il vicesindaco Alessia Bettini (Foto CGE Fotogiornalismo)

Cerimonia di consegna oggi pomeriggio nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per i premi "Bel San Giovanni" nel 226° anniversario della fondazione della società di San Giovanni. A ricevere il riconoscimento il noto presentatore fiorentino Carlo Conti e il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Firenze. Presente la vicesindaca Alessia Bettini.

L'iniziativa, giunta alla 31ª edizione, è organizzata dalla Società di San Giovanni Battista fondata proprio nel 1796 sotto il regno del Granduca di Toscana Ferdinando III di Lorena.

Il premio viene annualmente attribuito a personalità o Istituzioni che per l’opera svolta nei più diversi campi del pensiero e dell’azione, abbiano conseguito notorietà ed unanime apprezzamento, anche per l’apporto recato all’elevazione spirituale e materiale della comunità in cui operano.

"Il premio 'Bel san Giovanni' è una di quelle tradizioni belle e importanti che rendono la nostra città davvero unica e che come tali vanno promosse e valorizzate. - ha evidenziato la vicesindaca Bettini - È un riconoscimento capace di guardare ai più diversi settori, come ben si evince dai premiati, dal mondo dello spettacolo a chi invece nella propria vita e nel lavoro si distingue per spirito di servizio e abnegazione. Complimenti agli organizzatori, siamo fieri di ospitare questo bel momento a Palazzo Vecchio, nella casa dei fiorentini".

La Società di San Giovanni Battista, nasce il 29 gennaio 1796, con rescritto del Granduca di Toscana Ferdinando III di Lorena. Tra gli scopi vi è quello di organizzare i festeggiamenti del 24 giugno in onore di San Giovanni Battista, Patrono di Firenze, che si concludono, alla sera, con i Fochi a cura della stessa società.

Ogni anno, la Società di San Giovanni Battista, celebra l’anniversario della sua fondazione attribuendo il Premio “Bel San Giovanni”- ricorda il presidente Claudio Bini - un riconoscimento voluto dal M.se Emilio Pucci, presidente della Società dal 1979 al 1992 e annualmente attribuito a “Personalità o Istituzioni che per l’opera svolta nei più diversi campi del pensiero e dell’azione, abbiano conseguito notorietà ed unanime apprezzamento anche per l’apporto recato all’elevazione spirituale e materiale della comunità in cui operano”.

Il Premio “Bel San Giovanni”, opera del maestro Paolo Penko è un bassorilievo realizzato con l’antica tecnica della fusione a cera persa, cesellato e lavorato a mano con la tecnica del “Penkato fiorentino”. Rappresenta il “Battistero”, fonte d’ispirazione per il nome del Premio, poiché Dante lo cita nel XIX canto dell’Inferno, come “il mio Bel San Giovanni”,

Il primo esemplare del “Bel San Giovanni” fu consegnato il 18 ottobre 1986 a Sua Santità Giovanni Paolo II, in occasione della visita effettuata a Firenze ed il 10 novembre 2010, in occasione dell’udienza concessa in Vaticano, è stato consegnato un secondo esemplare del “Bel San Giovanni” a Sua Santità Benedetto XVI, dando così una continuità papale a questo importante riconoscimento.

Le motivazioni dei riconoscimenti

“Carlo Conti nato a Firenze, è un noto conduttore televisivo, senza dubbio uno dei personaggi più famosi della televisione. La sua carriera inizia in radio nel 1977, quando giovanissimo abbandona il lavoro ed inizia l’attività di conduttore. Sarà la voce di molte radio fiorentine e questa strada lo porterà in breve a condurre i programmi più seguiti delle reti Rai. Esordisce in TV nel 1982 dando avvio anche ad una brillante carriera televisiva, conducendo programmi di successo come: “Domenica In” e “i Raccomandati”. Ha condotto praticamente tutto, dal Festival di Sanremo, come direttore artistico, per tre edizioni, allo Zecchino d’Oro. Compare inoltre in alcune pellicole cinematografiche, in spot televisivi, impegnandosi anche nella scrittura di libri e nella produzione musicale. Nonostante la prematura perdita del padre in tenera età Carlo Conti, con il sostegno della mamma Lolette, non si è perso d’animo ed è riuscito a realizzare tutti i propri sogni. Alla domanda di cosa penserebbe oggi la mamma del figlio conduttore, lo ha spiegato lui stesso in un’intervista concessa ad un settimanale: “Saprebbe che non c’è differenza tra persona e personaggio. Non sono diverso da ciò che appaio in video, pregi e difetti compresi. Apprezzerebbe la tenacia e l’onestà con cui ho ottenuto ogni cosa nel lavoro: i valori che mi ha insegnato lei non li ho mai dimenticati. Certo, forse criticherebbe come sono vestito o l’abbronzatura”. La maggior parte dei telespettatori conosce Carlo Conti per il suo incommensurabile talento televisivo. Padrone di casa di innumerevoli trasmissioni di successo, si è distinto per l’affabilità e la naturalezza con cui riesce a calcare qualsiasi tipo di palcoscenico, manifestando la sua fiorentinità e l’attaccamento a Firenze, nonché la sua passione per il calcio e per la Fiorentina di cui è incondizionato tifoso.

La Società di San Giovanni Battista è lieta di conferire il Premio “Bel San Giovanni 2021”.

“La Guardia del Fuoco, presente in città sin dal 1316, nel corso dei secoli fu di stanza in alcuni dei più prestigiosi edifici della città, come Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti, rendendosi protagonista di numerose pagine di storia cittadina, compresa la partecipazione alla costruzione della Cupola del Brunelleschi. Riformata in epoca lorenese, nel periodo napoleonico fu trasformata in Corpo dei Pompieri, vedendo progredire le proprie competenze professionali messe alla prova in gravose situazioni di pericolo. Nel 1921 l’arsenale dei Vigili del Fuoco, ubicato nel Palagio di Parte Guelfa, venne trasferito in via La Farina, in una proprietà comunale adibita a nuova Caserma dei Pompieri. Già in quel periodo, aveva dato dimostrazione della sua efficienza nel terremoto di Messina del 1908, del Mugello del 1919 e per il sisma del Vulture del 1930. Divenuti poi parte del Corpo Nazionale, i Vigili del Fuoco fiorentini portarono la loro opera di soccorso nelle tragiche giornate di guerra quando la città fu più volte bombardata. E la mattina dell’11 agosto del 1944 fu un Vigile del Fuoco del distaccamento di Palazzo Vecchio a far suonare dalla Torre di Arnolfo la storica campana della Martinella, dando il segno dell’insurrezione cittadina contro i nazifascisti. Sia per l’impareggiabile impegno durante la grande alluvione del Polesine nel 1951, che per essere protagonisti assoluti nei giorni drammatici dell’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, il Corpo Nazionale ricevette la Medaglia d’Oro al valor civile. Ricordiamo gli interventi cittadini immediati dopo la bomba di via dei Georgofili del 1993, i terremoti dell’ultimo secolo in Italia e all’estero, l’opera tecnica e organizzativa per la Costa Concordia, il crollo del Ponte Morandi nel 2018, la grande nevicata abbattutasi su Firenze il 17 dicembre 2010, la tromba d’aria che sconvolse la città il 19 settembre 2014, il crollo del Lungarno Torrigiani il 25 maggio 2016, il terremoto nel Mugello del 9 dicembre 2019. In particolare, nell’impegno quotidiano del settore antincendio, di Soccorso pubblico e di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco di Firenze operano con appassionato senso del dovere in ogni ambiente ritenuto pericoloso, salvando vite umane e aiutando in ogni modo possibile la popolazione in difficoltà. Nel centenario della caserma di Via la Farina, augurando un percorso ricco di soddisfazioni personali e professionali al Comando dei Vigili del Fuoco di Firenze, la Società di San Giovanni Battista è lieta di conferire il Premio “Bel San Giovanni 2021”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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