Un piccolo blocco di pietra, di cm 10X10, ricoperto di ottone lucente nella parte superiore. Ecco come si presenta una Pietra d'Inciampo. Ma nasconde al suo interno tutta la forza di chi, deportato, quasi mai ha fatto ritorno alla propria casa, ai propri affetti, alla propria vita. In Europa sono più di 70.000 le pietre d'inciampo posizionate, sparse in tutti i paese dove sono stati catturati donne, uomini e bambini, vittime della ferocia nazista.
Nascono da un'idea dell'artista tedesco Gunter Demnig, come reazione ad ogni forma di negazionismo ed oblio e l'Amministrazione comunale di Lamporecchio è orgogliosa di contribuire a questo progetto per la memoria. Saranno infatti posizionate, di fronte al Teatro Comunale, a lato della Biblioteca Don Siro Butelli, in via Costituzione, quattro pietre d'inciampo, a perenne memoria di altrettanti ebrei vissuti a Lamporecchio e deportati ad Auschwitz. Sono i fratelli Aldo e Giovanni Moscati, Ildebrando Trevi ed Enrico Menasci. Di questi, solamente il primo, Aldo Moscati, riuscì a sopravvivere e a far ritorno a casa, e fu menzionato più volte dallo scrittore Primo Levi nei suoi racconti, suo amico e compagno nell'orrore dei campi.
“Saremo uno dei primi comuni della provincia” afferma il Vice Sindaco Daniele Tronci, “ad installare queste pietre, il progetto è nato qualche anno fa, nell'ambito del protocollo d'intesa che ci raggruppa insieme ad ANPI sezione di Lamporecchio e Larciano, Istituto Storico della Resistenza di Pistoia, Associazione Culturale Orizzonti e Accademia di Masetto. Obiettivo di questo protocollo d'intesa è ripercorrere la strada della Memoria e da questo gruppo di lavoro nasce appunto l'iniziativa delle pietre d'inciampo”.
“Avevamo in programma”, aggiunge l'Assessore alla Cultura Cetraro Monica, “di posizionare ed inaugurare le pietre proprio in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, ma per ovvi motivi legati al Covid abbiamo deciso di posticipare l'evento, proprio perchè vogliamo dare a questa iniziativa lo spessore importante che merita, coinvolgendo la cittadinanza in un momento di importante memoria collettiva”.
Fonte: Comune di Lamporecchio - Ufficio Stampa
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