Una notte con l'Emergenza Freddo a Empoli: "Liberi senza libertà" - Il video

"Ho scoperto che voler essere liberi non è poi una libertà"

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Le rigide temperature dell'inverno possono mettere in difficoltà chi si trova a dormire fuori casa. Abbiamo passato una notte con l'Emergenza Freddo, il servizio svolto a Empoli dalla Misericordia.

In città esistono due strutture che nei mesi invernali fino alla primavera inoltrata, offrono accoglienza 24 ore su 24 a persone senza fissa dimora. La Casa Albergo Emmaus e l'ex scuola di Casenuove rappresentano un riparo per chi non ha una casa. I volontari, nel servizio gestito inoltre dall'Unione dei Comuni e Società della Salute, ogni sera parcheggiano il pulmino al lato della stazione, accompagnando senza fissa dimora al rifugio. E purtroppo, come ci hanno spiegato gli operatori, ultimamente è cresciuto il numero di chi ha bisogno.

Un altro servizio è l'Unità di Strada. Due volte a settimana, il mezzo monitora i punti sensibili del territorio, offrendo medicazioni, bevande calde e coperte a chi resta a dormire fuori.

In questa notte abbiamo osservato da vicino cosa significa passare la notte in strada. Abbiamo camminato dietro ai volontari, potendo osservare come il servizio a volte vada oltre il the caldo o la coperta in più, mutando in timida confidenza. Ed è lì che abbiamo visto qualche lacrima, ma anche qualche sorriso. Come ci hanno spiegato, c'è anche chi rifiuta gli aiuti o li accetta solo in parte.

Un passato difficile, la rassegnazione, la dignità. Sono tanti i sentimenti che si rincorrono sotto a quei piumoni, raggiunti dall'Unità di strada.

Al rientro a casa, ciò che resta per i volontari, è la consapevolezza di aver aiutato qualcuno. E per quel qualcuno, rimane la certezza di poter avere una mano, nelle fredde notti d'inverno.

Margherita Cecchin

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