Il video di 'Casa l’Apostrofo' tra le storie scelte per raccontare l'8x1000


Si chiama “l’Apostrofo” e vuole indicare di fare a meno del superfluo e allo stesso tempo di riunire ciò che prima era diviso. Questo è il nome della casa famiglia Caritas attiva al “Tempio” che è stata scelta come progetto testimonial per l 8x1000 a livello nazionale.

«Al “Tempio” noi avevamo già una struttura, “Hospitium”, con 12 posti letto – ricorda Sara Lupi, operatrice Caritas – che fa fronte alla emergenza abitativa assolutamente temporanea. Ci siamo accorti però che c’era una categoria di persone che con solo un letto per dormire non ce l’avrebbe mai fatta a superare tutta una serie di problematiche per il reinserimento nella vita civile. In questo progetto ogni ospite ha firmato un “contratto sociale e morale” che lo impegna a determinati obblighi per intraprendere un percorso di reinserimento. Devono cucinare da soli, lavarsi la biancheria, tenere pulita e in ordine la casa, curare l’igiene personale, frequentare corsi di formazione al lavoro e poi devono cercare un lavoro. Il tempo massimo di permanenza è di 18 mesi».

«La nostra non è mai una carità pietosa fine a sé stessa – ricorda Marcello Suppressa, direttore della Caritas diocesana – ma guardiamo la persona nella sua interezza. Nello specifico noi forniamo gli strumenti necessari affinché gli ospiti riescano a camminare con le loro gambe».

Per raccontare questa storia è stato prodotto un video di circa 3 minuti, in collaborazione con Tv2000 e Tvl che racconta l’esperienza di Casa l’Apostrofo. Le riprese e il montaggio sono state effettuate da Andrea Palumbo con la collaborazione di Simone Gai.

Il video promozionale, selezionato dalla Cei assieme ad altri 11 lavori, è disponibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=PpCheG0HeGY sull’account 8x1000 e sul sito e sui social della diocesi di Pistoia.

Fonte: Diocesi di Pistoia

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