L’APNK, Assemblea permanente No Keu, aderirà alla protesta ed alla mobilitazione contro la proposta di legge regionale promossa dal Consigliere regionale Cristiano Benucci, e sarà presente al presidio di mercoledì 26 gennaio, indetto dai comitati di difesa della Piana fiorentina, in concomitanza con la seduta della Commissione del Consiglio che discuterà la proposta. Di seguito le motivazioni dell'Assemblea No Keu.
"Questa proposta introduce drastiche semplificazioni e scorciatoie dei procedimenti di verifica imposti dalla normativa a tutela dell’ambiente, del paesaggio e della salute pubblica. La proposta, di fatto, prevede una temporanea sospensione delle normali procedure e garanzie pubbliche. La deroga viene fatta passare come una semplificazione necessaria per poter usufruire dei fondi europei, in virtù dell’emergenza e dei tempi stretti, come se l’ambiente e la salute per i decenni futuri fossero un lusso sacrificabile a fronte dei miliardi di euro in arrivo.
La logica contraddittoria e confusa della proposta appare già chiara dalle prime parole scelte per illustrarla dagli stessi proponenti. La relazione introduttiva inizia, infatti ,con "Il PNRR rappresenta un’occasione irrinunciabile per l’Italia, in termini di risorse comunitarie previste, per risanare i danni economici e sociali causati dalla crisi pandemica... su un percorso di transizione ecologica e ambientale solidale e sostenibile..." per poi sostenere appunto - solo per i progetti inerenti e finanziati dal Pnrr - la semplificazione dei procedimenti di verifica.
Invece di assumere i provvedimenti ed il personale qualificato per assicurare che nei prossimi 4 anni - entro cioè la scadenza del PNRR fissata al 2026 - vadano a realizzazione i progetti finanziati con i fondi europei (fondi a tutti gli effetti pubblici, quindi nostri) con tutte le garanzie di tutela previste dalle leggi ordinarie, si inventa un meccanismo che consente l’approvazione del decisore pubblico anche senza tutti i pareri tecnici e le consultazioni partecipative previste dalla normativa regionale e comunitaria ordinaria, come ci si trovasse davanti ad una urgenza che non c’è.
La quantità di interventi pubblici e privati nei prossimi anni sarà tale da mettere in difficoltà gli organi regionali, l’Arpat, le Usl, le amministrazioni comunali e altri organismi consultivi e il controllo? È prevedibile, ma quindi si adeguino le dotazioni organiche di questi soggetti, si riorganizzino in modo più efficiente, non si sviliscano le procedure delle leggi ordinarie.
Ci uniamo, quindi, anche noi alla protesta - ad oggi già portata avanti da diversi comitati, realtà di lotta, sindacati e associazioni ambientaliste - e chiediamo che la proposta di legge regionale 92 del 7 dicembre 2021 venga archiviata e sostituita da un provvedimento organico di giunta che rafforzi le capacità degli organi di consulenza, verifica e controllo sui progetti, a garanzia della sicurezza ambientale e sanitaria".
Fonte: Assemblea permanente No Keu
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