L’obiettivo è quello di poter garantire a tutti una consulenza psicologica adeguata andando a lavorare anche sulla prevenzione del disagio, concetto chiave dell’approccio psicologico costruttivo. Al centro della proposta di legge, di cui è primo firmatario Andrea Vannucci, vicepresidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali insieme al presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, il capogruppo del PD Vincenzo Ceccarelli, il presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali Enrico Sostegni e il consigliere Iacopo Melio, c’è la volontà di creare una rete sinergica tra psicologi e medici di base che di fronte a una necessità di natura psicologica del paziente, potranno avvalersi del sostegno necessario grazie ad una figura dedicata.
“Non tutti si possono permettere una terapia e oggi curarsi non può essere un lusso – spiega Vannucci – tanto più che da tempo riscontriamo, anche in Toscana, una crescente domanda di assistenza nell’ambito dei bisogni di carattere psicologico rintracciabile, purtroppo, nell’aumento periodico del consumo annuo di antidepressivi. Una situazione acuita dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, in cui accanto alle problematiche fisiche e socioeconomiche è emerso con forza un peggioramento della condizione psicologica in molte fasce della popolazione. Gli aspetti psicologici fanno parte appieno della nostra salute globale, averne cura, vuol dire avere cura della persona e dei nostri cittadini.”
Nello specifico, in questa prima fase viene previsto dalla legge che il servizio di psicologia di base sia svolto da psicologi liberi professionisti attraverso una convenzione. Finita l’emergenza, però, si prevede di strutturare il servizio integrando in modo organico le risorse professionali degli psicologi all’interno del servizio sanitario regionale. Con l’approvazione di questa legge, ogni Zona a livello di distretti sanitari di base disporrà di almeno due psicologi con il compito di sostenere e integrare l'azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
“I dati sulla salute mentale della popolazione parlano chiaro: la pandemia, il lockdown, la scarsa socialità e la paura in questi due anni hanno inciso in maniera decisiva sulla psiche di tutti noi. A farne le spese – sottolinea il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo - soprattutto bambini, pre-adolescenti e adolescenti, costretti a seguire le lezioni di scuola davanti a uno schermo o a non svolgere attività sportiva, ma anche donne e uomini di tutte le età. Ben venga questa proposta che rappresenta un atto di grande sensibilità da parte del PD. È un primo passo davvero significativo per l’istituzione di una figura di riferimento per tutte le cittadine e i cittadini toscani. Mi auguro che l’assemblea regionale recepisca la bontà e l’esigenza della proposta e che il percorso legislativo, col pieno coinvolgimento anche dell'ordine degli psicologi, sia quanto più rapido possibile in modo che il servizio possa attivarsi da subito e diventare strutturale all’interno della sanità pubblica toscana".
"La sanità del futuro dovrà basarsi su una maggiore integrazione tra sociale e sanitario, ospedale e cure domiciliari, cura delle patologie e prevenzione delle stesse, nell’ottica di un rafforzamento complessivo della sanità territoriale in termini di servizi, strutture e personale – spiega il capogruppo PD Vincenzo Ceccarelli – Con questo disegno di legge vogliamo ampliare i servizi offerti dal sistema sanitario regionale sul territorio prendendo in considerazione l’aspetto del benessere psicologico che è ormai una componente essenziale della salute dell’individuo, utilizzando le case di comunità emettendo in connessione la medicina generale con le professioni specialistiche della salute mentale a servizio dei cittadini toscani che ne avranno necessità. Per noi è un altro importante passo in avanti della sanità Toscana”.
""La Toscana ha una lunga tradizione di buone pratiche sulla prevenzione della salute dei suoi cittadini - spiega il presidente della commissione sanità in consiglio regionale Enrico Sostegni - ed è bene ricordare che è la stessa Organizzazione mondiale della Sanità a definire il termine salute come uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente come assenza di malattie o infermità. Questa proposta di legge va proprio in questa direzione, ponendo la salute dei cittadini non come una condizione che si determina per cause “naturali” ma anche e soprattutto la conseguenza di scelte, prese sia a livello personale che a livello pubblico. Una prima risposta al crescente disagio dovuto anche alla pandemia, che si dovrà strutturare con un'implementazione del sistema pubblico di salute mentale e del benessere psicologico, integrato nell'ambito dell'attività delle case di comunità e pubblico"".
"Si tratta di una grande conquista – conclude il consigliere Pd Iacopo Melio – È fondamentale integrare di più il contributo della psicologia non solo nella gestione dell’emergenza, ma anche per favorire quelle politiche di prevenzione fondamentali per una definitiva ripartenza. Questo tempo è caratterizzato da un crescente disagio psicologico, con pesanti ricadute sulla qualità della vita. Gli effetti della pandemia sono destinati a far lievitare condizioni di sofferenza, disagio e depressione, che probabilmente spingeranno un maggior numero di persone a rivolgersi al medico di medicina generale in cerca di aiuto. In questo contesto, l’introduzione dello psicologo di base, rappresenterà un supporto ulteriore che la Regione intende mettere a disposizione di tutti i cittadini"
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