Il comune di Montelupo Fiorentino è proprietario di un appezzamento di oltre 174.000 metri quadri, racchiuso fra la strada provinciale 12 e il torrente Pesa.
Da anni tale appezzamento viene dato in affitto ad un'azienda agricola, che da due anni collabora con l'amministrazione per un interessante progetto di recupero e valorizzazione dei grani antichi.
Nel 2017 Montelupo ha aderito all’Associazione Grani Antichi di Montespertoli, pioniera in Toscana nel creare e diffondere una filiera di frumento andata perduta, coltivato secondo un rigido disciplinare, con tecniche che si avvicinano al biologico. L’associazione collabora con l’Università di Firenze e per macinare il grano dei soci si serve di un molino storico in Montespertoli.
Nel 2019 inizia la collaborazione con l'azienda agricola Cafaggio 2 che semina in una parte dell'appezzamento di proprietà del Comune i grani antichi; la farina qui prodotta viene usata anche per progetti di educazione alimentare nell'istituto comprensivo e nella mensa comunale, articolate nelle giornate de "il pane dei nonni". Purtroppo l'emergenza sanitaria ha al momento sospeso questa gradita iniziativa.
I grani antichi non vogliono fretta e per la prima semina si è dovuto aspettare che il terreno avesse riposato a sufficienza. Sui terreni viene applicata una rotazione delle colture, con legumi e altri seminativi.
Anche in virtù di questa collaborazione e considerato che gli strumenti urbanistici non prevedono alcun intervento su tali terreni, si è deciso di rinnovare per altri 5 anni il contratto di locazione e quindi di andare avanti col progetto nella speranza che la pandemia finisca presto e si possa proseguire con le iniziative legate alla scuola.
I Comune cerca sul proprio territorio fornai, pastifici, industrie alimentari disponibili a entrare nel consorzio e a sviluppare prodotti usando la farina di alta qualità prodotta sui propri terreni, in modo da chiudere la filiera. Se interessati scrivere a sindaco@comune.montelupo-fiorentino.fi.it
"Ma non ci fermiamo qui" - afferma l'assessore al patrimonio e all'ambiente Lorenzo Nesi - "L'intenzione è di chiedere all'agricoltore, che ringraziamo per essere sempre così disponibile, nell'ambito del Contratto di Fiume, di affiancare alle colture di grano antico delle frange di terreno da dedicare a fioriture perenni o stagionali per favorire l'attività degli impollinatori. E di andare a ricostituire il bosco ripariale del torrente, che ne costituisce il corridoio ecologico fluviale, nei tratti dove è attualmente carente."
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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