“La gestione della pandemia in questi due anni ha sottolineato tutte le carenze strutturali del Servizio Sanitario Nazionale anche nel nostro territorio: se all’inizio, nel marzo 2020, era la carenza dei dispositivi di protezione individuale per il personale medico-sanitario a ritardare la possibilità di gestione del contagio; oggi, ventidue mesi dopo, negli ospedali la situazione è caotica ed il tornare ad aprire i reparti covid mette ancor di più sotto sforzo personale già stressato da anni. Sono le risposte tardive e l’acuirsi dei problemi rinviati per anni a frenare qualsiasi soluzione: stiamo continuando a rincorrere il covid senza essere in grado di anticiparlo o gestirlo”.
Così il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Pistoia, dottor Beppino Montalti, analizza la situazione pandemica in Toscana e sul territorio pistoiese, condividendo l’analisi fatta negli ultimi giorni anche da altri presidenti degli ordini toscani.
“Il carico sui medici di medicina generale (mmg) e i pediatri di famiglia è altissimo - sottolinea Montalti - in questo momento sono oberati di responsabilità non mediche: certificazioni di esenzione dalle vaccinazioni, occuparsi del sistema di tracciamento saltato con i relativi compiti di riammissione al lavoro, certificazioni di uscita dalla quarantena e, al tempo stesso, esigenza di coprire le necessità dei cittadini rimasti senza medico”.
“La vaccinazione è, al momento, l’unico reale modo per contrastare il dilagare della pandemia - conclude Montalti - Dobbiamo essere chiari: sono da condannare tutti i se e i ma del movimento no-vax e del sistema da loro messo in piedi, composto da diffide, documenti redatti da studi legali che hanno come unica conseguenza intralciare il proseguimento della campagna vaccinale, unico presidio che ha permesso di contenere la mortalità del virus ed il numero di ricoveri nei reparti medici e nelle terapie intensive ospedaliere”.
Fonte: Ufficio Stampa
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