L’impennata dei contagi sta rendendo non semplici le operazioni di tracciamento e la Regione, dunque, ha deciso di cambiare ancora strategia, bloccando gli sms inviati nei giorni scorsi ai positivi toscani non ancora tracciati e introducendo invece un sistema di autotracciamento sul portale regionale dei referti.
Il cambio di rotta si è reso necessario perché dei circa 89mila sms da inviare ne sono stati mandati circa 78mila dal momento che Asl o laboratori privati, in molti casi, non avevano i contatti telefonici dei pazienti o questi sono risultati sbagliati. Senza contare che, di quelli che hanno ricevuto i messaggi, il 55% dei positivi non ha risposto.
Il sito referticovid.sanita.toscana.it – come spiega su Telegram il presidente regionale Eugenio Giani – è in corso di aggiornamento per l'autotracciamento, ma a partire da oggi il tracciamento e le indicazioni sullo stato di salute dei nuovi positivi al Covid passerà per il portale dei referti, il fascicolo sanitario elettronico e, dai prossimi giorni, anche dall'app Toscana Salute.
Come funziona? Il cittadino toscano positivo, dopo aver consultato uno di questi portali per avere l’esito del tampone, potrà procedere autonomamente al tracciamento rispondendo ad alcune domande: dove è in isolamento, da quanto, e se ha sintomi, ma non (almeno per il momento) a quesiti su eventuali contatti stretti. Completato il questionario si apre una pagina in cui si spiega che i dati raccolti serviranno per aprire la pratica dell'isolamento e quali sono le istruzioni per i passi successivi.
Aggiornamento 18.40: portale attivo con la sezione per l’autotracciamento
Eugenio Giani, su Facebook, ha informato che il portale è aggiornato con la sezione per l’autotracciamento. "Dopo aver seguito le indicazioni del questionario ed essersi sottoposti a tampone prescritto dal proprio medico con esito negativo, riceverai in automatico il provvedimento di fine isolamento. Se hai già eseguito un tampone con esito negativo prescritto dal medico curante, ma non hai ancora ricevuto SMS e non sei stato contattato dalla ASL è necessario comunque compilare il questionario per aprire la pratica del tracciamento e ricevere il provvedimento automatico di fine isolamento".
Tracciamento e gestione dei casi positivi: il ruolo attivo dei cittadini
Per velocizzare le attività di tracciamento e la rilevazione dei casi positivi, alla luce dell’attuale circolazione del Covid e in particolare della variante Omicron, il sistema sanitario regionale incrementa il sistema informatico di tracciamento dei casi positivi con una nuova ordinanza, che è alla firma del presidente Eugenio Giani ed entrerà in vigore il prossimo lunedì 10 gennaio.
Che cosa deve fare il cittadino
La gestione informatizzata prevede un ruolo attivo del cittadino che segnala alcune informazioni personali al servizio sanitario regionale, accedendo in maniera sicura con SPID, CNS o CIE al portale https://referticovid.
I cittadini che abbiano riportato un risultato positivo al tampone devono quindi, attraverso l’accesso in maniera sicura con SPID, CNS o CIE al portale https://referticovid.
Le indicazioni dell'ordinanza
L’ordinanza prevede una serie di indicazioni che ridefiniscono il sistema di gestione del tracciamento dei casi e delle attività delle Asl, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, delle farmacie aderenti agli accordi e delle associazioni di volontariato con due principali obiettivi: semplificare e sburocratizzare i provvedimenti di isolamento delle persone ancora in attesa di essere contattate; aumentare il numero dei tamponi da somministrare attraverso un incremento dell’elenco dei soggetti autorizzati dalla Regione a effettuare test antigenici rapidi e molecolari.
Le attività delle Asl
In particolare le Centrali di tracciamento delle Asl dovranno prioritariamente prendere in carico: i casi positivi secondo il criterio cronologico della data di diagnosi attraverso un tampone risultato positivo e presente nel sistema regionale (casi ancora in attesa di essere contattati per definirne la guarigione o la rivalutazione); soggetti che per motivi sociali, socio-sanitari o personali non possono svolgere un ruolo attivo nel percorso informatizzato di auto-valutazione, non avendo risposto compiutamente, al fine di fornire informazioni dal sistema.
Le Asl saranno tenute ad incrementare in maniera sostanziale: la capacità di tracciamento quotidiana, anche al fine del rilascio delle attestazioni di termine di isolamento sanitario da Covid19; l’offerta di tamponi molecolari e antigenici, attuando, nel territorio di competenza, gli obiettivi definiti dalla direzione regionale Sanità, Welfare e Coesione Sociale, anche attraverso delle convenzioni uniformi sul territorio toscano; a continuare a garantire una costante e continua attività di informazione sui percorsi Covid-correlati, comprensibile, attuale e di facile accesso, utilizzando tra gli altri i siti istituzionali e i numeri telefonici dedicati, sempre accessibili, al fine di evitare il ricorso improprio sia ai numeri di emergenza che ai numeri della continuità assistenziale.
Per quanto riguarda l’attività di gestione dei provvedimenti di isolamento, le Asl dovranno provvedere, attraverso il sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva, a: chiudere il provvedimento di isolamento automaticamente attraverso l’invio dell’attestazione di termine di isolamento sanitario da Covid19 per i soggetti asintomatici dopo 7 o 10 giorni a seconda dello stato di vaccinazione a seguito di un referto di tampone negativo eseguito nei tempi corretti; chiudere il provvedimento di isolamento automaticamente attraverso l’invio dell’attestazione di termine di isolamento sanitario da Covid19, per quei cittadini che hanno compilato il questionario di autovalutazione dichiarando di essere paucisintomatici all’inizio dello stato di positività, una volta trascorsi 10 giorni dalla data del tampone positivo, a seguito di un referto di tampone negativo eseguito nei tempi corretti; inviare automaticamente il fine isolamento trascorsi 21 giorn i dalla data del primo tampone positivo; aprire il provvedimento di inizio isolamento per tutti coloro che non hanno seguito le indicazioni inviate dal sistema regionale e non hanno aderito al sistema di autovalutazione, riportando come stato della sorveglianza la dizione “perso al follow up”. Questi soggetti potranno in qualsiasi momento aderire al sistema di autovalutazione, permettendo il perfezionamento della pratica, qualora non siano stati contattati dalla centrale di tracciamento dell’Azienda di riferimento.
L’ordinanza ridefinisce anche le funzioni e i compiti delle farmacie, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta aderenti agli accordi, e delle associazioni di volontariato sulla base di principi e modelli organizzativi già condivisi a livello regionale.
Rimane fermo l’invito rivolto alla popolazione toscana nel rispettare le misure di prevenzione e di isolamento per garantirne tutta la loro efficacia.
Belardinelli: "Oltre quattromila persone hanno già compliato il questionario"
"Alle 16 abbiamo messo online il questionario di autovalutazione per i nuovi positivi e già oltre quattromila persone lo hanno compilato in modo autonomo indicando i sintomi, la data del loro inizio e il luogo di isolamento" ha annunciato Andrea Belardinelli, direttore del settore sanità digitale della Regione Toscana.
Ulmi e Montemagni (Lega): “Caos tracciamenti, è il fallimento del modello di sanità toscana"
“Il fallimento del modello sanitario toscano è stato definitivamente decretato dal caos tracciamenti e da una gestione del Covid che ha, di fatto, bloccato le attività di molti ospedali regionali”. Lo sostengono il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Terza Commissione, e responsabile regionale del dipartimento sanità del Carroccio e la capogruppo Elisa Montemagni.
“Mentre nel Pd sembra prevalere la discussione sui grandi elettori per il Presidente della Repubblica e sulle loro quote rosa - afferma Ulmi - il sistema di tracciamento è in tilt ormai da giorni, con cittadini abbandonati a se stessi e Sindaci che devono organizzarsi con il ‘fai da te’ per capire quanti e chi sono i positivi nei loro comuni”.
A pochi giorni dall’audizione in Terza commissione dell’assessore Bezzini e del direttore generale Gelli, Ulmi richiama il grido che, ormai, è di aiuto proveniente dal mondo della sanità. “Leggo con preoccupazione e da medico a grandi linee condivido quanto affermato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze Dattolo – sostiene il consigliere della Lega- Abbiamo poco personale, che da due anni è spremuto al massimo dovendo vivere ciò che era emergenza quasi come fosse ormai l’ordinario, mancano operatori medici, infermieristici, oss, ma soprattutto si deve prendere atto che la medicina territoriale non funziona, i medici di medicina generale sono avamposti in prima linea lasciati a se stessi senza coordinamento e per questi motivi non si riesce a fare quel filtro tra gli utenti, gli ospedali e i loro pronto soccorso, che invece sarebbe estremamente necessario per non farli collassare”.
Ulmi poi parla dei tracciamenti in sé. “Il tema di un sistema informatico che non dialoga – sostiene ancora- Lo sollevai nel primo consiglio regionale della legislatura. Oggi non solo abbiamo problemi per fare i tamponi, non solo i sistemi delle varie Asl non dialogano tra sé, ma abbiamo i sindaci, e io posso citare quelli della Lega, che stanno invitando i cittadini risultati positivi a contattarli per non lasciarli abbandonati a se stessi e poter garantire loro i servizi necessari, solamente perché chi fa il tampone tramite Asl, se positivo, viene segnalato anche ai comuni, se passa per le farmacie o per i centri privati, no. Questo è grave, perché su un territorio un Sindaco non è in grado di conoscere quanti positivi ha e chi sono, facendo così saltare anche il sistema dei controlli”.
Intanto Ulmi attende di ascoltare le soluzioni, se le avranno, di Bezzini e di Gelli. “Il direttore generale – aggiunge Ulmi- ha parlato di nuove assunzioni, ma essendo arrivato da poco ha anche dovuto ammettere molte criticità che, se un anno fa, avrebbero potuto essere affrontate per tempo, adesso si rischia di farlo con grave ritardo. Basti pensare che molti reparti sono in difficoltà, malati, anche oncologici, si vedono rinviare le operazioni che potrebbero salvare loro la vita, piccoli interventi rinviati di oltre un anno. Quanto è il costo sociale di tutto questo?”
La conclusione di Ulmi riguarda gli Stati Generali della Salute. “Siamo alla fine di un percorso - conclude il vicepresidente della Terza Commissione -. Sarà fondamentale che agli indirizzi, emersi da un lavoro durato mesi, si dia una rapida concretezza, perché altrimenti vanificheremmo tutto quello che abbiamo messo in campo e resteranno belle parole, ma nulla di più”.
Parla di errori di programmazione la capogruppo della Lega in Consiglio regionale Elisa Montemagni. "Ancora una volta il problema è stato di programmazione – sostiene l’esponente del Carroccio- Non è questione di capire se questa nuova ondata fosse prevedibile o meno, ma sapendo che poteva succedere doveva farci trovare pronti, con valide alternative, per prevenire quei disservizi che stanno complicando la vita ai cittadini e mettendo in ginocchio il sistema sanitario".
Landi (Lega): "Guariti invisibili e tracciamenti saltati, Regione inefficiente"
“Negativizzata il sei gennaio, non ho ancora ricevuto il nuovo green pass, con tutto ciò che ne consegue”. E ancora: “Positiva dal 27 dicembre, nessun sms ricevuto, nessun blocco del green pass perché evidentemente la mia positività non è stata comunicata. Sono negativa al tampone del 5 gennaio, ma non ho il nuovo green pass e lunedì vorrei tornare a lavorare. Lo farò con il vecchio certificato, sempre che non lo blocchino oggi…”
Sono solo alcune delle decine di segnalazioni giunte da tutta la Toscana al consigliere regionale della Lega e Portavoce dell’Opposizione Marco Landi. “Storie di ordinaria inefficienza della macchina burocratica regionale, che evidentemente non si è fatta trovare pronta, nonostante fosse prevista una nuova ondata di positivi”, attacca l’esponente leghista. “Tracciamenti saltati, guariti invisibili, strategie improvvisate: la Regione sta andando a tentativi, peccato che in ballo ci siano gli impegni quotidiani - lavorativi e non solo - di decine di migliaia di toscani. Inefficienze di cui chiederò conto con un question time che sarà discusso nella prossima seduta del consiglio regionale”, conclude Landi.
Elisa Tozzi (Lega): "Rischio crac sanità in Toscana, intervenga il Governo"
“La situazione Covid in Toscana sta precipitando, siamo prossimi al punto di non ritorno nonostante due anni di sacrifici di operatori della sanità, cittadini, imprese. Rischiamo il crac e non sarebbe né saggio né onesto nasconderselo. Varrà quindi la pena ricordare come questo caos - i toscani abbandonati, gli ospedali che stanno per cedere, la scuola che rischia di non ripartire, le aziende di chiudere - sia frutto della clamorosa marcia indietro della Regione Toscana, la quale prima chiude gli hub e poi li riapre; prima congela i tracciamenti salvo poi accorgersi della loro essenzialità senza più avere personale; prima chiede alle Asl di far economia 'per salvare i conti' e poi chiede alle stesse Asl ed aziende ospedaliere 'nuovi sforzi' per nuovi posti letto. Un'insipienza politico-gestionale intollerabile”. Così la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi sulla grave situazione della sanità toscana.
“Sono certa che questa marcia indietro ci costerà ancora e sempre di più, così come mi pare ormai assodato che la maggioranza non sia in grado di correggere la rotta sulle difficoltà dei medici di famiglia e su una medicina territoriale che sostiene solo a parole – aggiunge Tozzi -. Perchè il punto, in fondo, è uno solo: quanta autonomia ha ancora in termini finanziari e di 'capitale umano' il nostro sistema sanitario?”.
“In attesa di risposte da Palazzo del Pegaso, Giani tenga presente che i cittadini toscani ne hanno abbastanza delle passerelle, della sindrome dell’annuncite e degli spot su una Toscana Felix che non esiste più da tempo. Se dunque per la maggioranza e la Giunta gestire la sanità è impossibile - conclude la consigliera - dimostrino almeno di esser dotati di quel minimo di senso di responsabilità per richiedere l'intervento del Governo e far nominare un commissario che sappia gestire la salute e il futuro di tutti i toscani”.
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