È stato condannato 148.800 euro per danni erariali prodotti a causa di presunti illeciti commessi nell'esercizio della sua professione. È questo quanto deciso dalla Corte dei Conti della Toscana nei riguardi di un notaio che avrebbe stipulato atti falsi. Sarebbe il primo caso in Toscana. I reati contestati sono falso, truffa, peculato e usurpazioni di funzioni pubbliche. Il notaio è stato condannato a pagare oltre 7mila euro "a titolo di rimborso per le spese sostenute per la gestione delle numerose pratiche irregolari portate avanti quale notaio", oltre a 91.786 euro in favore del Consiglio Nazionale del Notariato. Di questi 41.786 per danno da disservizio e 50mila per il danno d'immagine procurato al ministero della Giustizia.
Il professionista ha patteggiato nel 2018 una pena davanti al tribunale di Firenze, diventata poi definitiva.
Vari gli episodi contestati, tra questi l'ex professionista avrebbe formato nel luglio del 2013 un falso atto di divisione di un immobile, indicando tra l'altro un valore più basso di circa 400.000 euro; poi si sarebbe appropiato di 3.000 euro, parte della somma riscossa dai suoi clienti a titolo di imposta e che avrebbe dovuto versare all'Agenzia delle Entrate. In un'altra circostanza avrebbe attestato la presenza di testimoni nell'atto di costituzione di un usufrutto falsamente.
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