Daniele Vanni, recentemente riconfermato alla carica di segretario del Partito democratico di Vinci, commenta la candidatura di Vinci a capitale della cultura 2024, intravedendovi occasioni di sviluppo per tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa, soprattutto dopo l’intensa flessione dei flussi turistici in tutto il territorio nazionale causati dagli ultimi due anni di pandemia.
"Il calo-spiega Vanni- ha riguardato in misura più marcata la componente internazionale. Se guardiano i dati pre-covid, grazie alla storia e alla cultura presenti in ogni angolo della penisola, il turismo vale circa il 7% del PIL con quasi 1,7 milioni di addetti, che valgono il 7,1% degli occupati totali.
Oggi, nel pieno della quarta ondata, è difficile pensare di poter uscire dalla crisi se non facciamo tutto quello che è necessario per contrastare il covid e puntiamo ad una ripresa che metta al centro sostenibilità e innovazione, superando alcune fragilità del nostro sistema.
In questa ottica trovo particolarmente importante la candidatura di Vinci a Capitale della cultura 2024, che ha permesso all’amministrazione comunale di elaborare un progetto che si pone l’obiettivo di andare oltre l’approccio celebrativo, per trasformare le politiche culturali in un elemento strutturale di crescita economica.
La pandemia ci impone di ripensare ad alcuni modelli che per noi erano una certezza in epoca pre-covid. Il progetto “La cultura dell’Impossibile” ricalca completamente le necessità del momento, andando a reinterpretare il Genio in una visione contemporanea puntando ad un rilancio del territorio basato su arte e ricerca, innovazione e nuove competenze, paesaggio, internazionalizzazione.
Trovo fondamentale che sia stata costruita la candidatura attivando tavoli partecipativi che hanno coinvolto associazioni, istituzioni, imprese di tutta l’Empolese Valdelsa. Lo sviluppo del nostro territorio deve passare da una visione strategica dell’Unione dei comuni con progetti elaborati in un’ottica di area capaci di intercettare i fondi del PNRR e le opportunità future.
La candidatura di Vinci a capitale della cultura dovrà inevitabilmente essere legata ad alcuni progetti strategici di area, come lo sviluppo di infrastrutture di mobilità leggera, la mitigazione del rischio idrogeologico, il potenziamento di progetti di economia circolare e investimenti nel digitale, tra cui una piattaforma integrata per i servizi territoriali.
In questo modo credo che si possano cogliere le migliori opportunità per il rilancio del nostro territorio".
Fonte: Pd Empolese Valdelsa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Vinci
<< Indietro