“Apprendiamo che il Palio della Costa Etrusca ha trovato 'una nuova casa', a Cecina, dove si correrà il prossimo 18 aprile, dopo che le ultime edizioni si erano svolte a San Vincenzo. Al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha presentato la novità come 'un grande evento che suscita emozione ed entusiasmo' e al quale l'Ente che presiede ha concesso il proprio patrocinio, ricordiamo che purtroppo i cavalli impiegati in questo tipo di manifestazioni storiche sono dei protagonisti passivi che a volte fanno anche una brutta fine. E ricordiamo anche che proprio in Toscana è attiva IHP, la prima associazione italiana di tutela dei cavalli che a Montaione gestisce il primo Centro di recupero per cavalli maltrattati riconosciuto in Italia dal Ministero della Salute”. Così Sonny Richichi, presidente di IHP (Italian Horse Protection) commenta il sostegno che la Regione Toscana e il Comune di Cecina hanno deciso di dare al Palio della Costa Etrusca.
“Ricordiamo che la sede del Centro di recupero di IHP era a Tignano, vicino Volterra, dove dal gennaio 2019 si sono verificate morti ripetute e improvvise che hanno ucciso 19 dei nostri cavalli, senza che ancora oggi l'intero mondo veterinario sia riuscito a tirare fuori una spiegazione – aggiunge Richichi -. Le istituzioni ci hanno lasciati soli, così come soli ci siamo ritrovati quando abbiamo deciso di lasciare Tignano per trasferirci a Montaione nella speranza che cambiare luogo avrebbe fermato la catena di morti. Così è stato: abbiamo spostato la sede del Centro a Montaione e nessun cavallo da allora è morto. Ma questa decisione ha letteralmente dissanguato le casse dell'associazione che adesso rischia di non sopravvivere al 2022”.
“Se oltre alle manifestazioni storiche dove si sfruttano i cavalli la Regione Toscana ha a cuore anche il benessere di questi animali lo dimostri e aiuti concretamente anche chi ogni giorno si impegna per salvarli da situazioni di maltrattamento, abuso e sfruttamento – conclude il presidente di IHP-. La Toscana ospita il primo Centro di recupero per equidi maltrattati autorizzato in Italia dal Ministero della Salute, dove trovano accoglienza e assistenza anche molti animali sottoposti a sequestro giudiziario e inviati a Montaione dalle Procure di mezza Italia: crediamo che anche questa sia una realtà che può suscitare 'emozione ed entusiasmo', meritevole dell'attenzione e dell'aiuto delle istituzioni”.
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