Buon Natale Empoli, buon Natale anzitutto al personale sanitario, dal primo dirigente del San Giuseppe agli infermieri, dagli operatori sanitari al soccorritore che in un’ambulanza ordinaria fa un servizio, a tutti loro indistintamente un caloroso e sincero grazie;
buon Natale ad una città che ci sta fisicamente cambiando sotto gli occhi, con i suoi cantieri aperti o prossimi ad aprire, con le opere finite, con i suoi progetti e le sue idee, con le nuove strade e rotatorie già in cantiere o prossime a diventarlo;
buon Natale a una Empoli che ha ritrovato la centralità del ‘giro’, con negozi e locali attorno alla sua Collegiata che, ormai da 902 anni, ne costituisce il cuore; e visto che si parla di Collegiata, buon Natale a Don Guido e, per suo tramite, alla chiesa locale che nel silenzio, come impone il Vangelo, aiuta chi bussa alla sua porta e che, in tempi di pandemia, è stata ed è un supporto importante per fedeli e non, materialmente e spiritualmente;
buon Natale a chi dorme al dormitorio delle Casenuove o di via Puccini, aperti tutto il giorno per riparare dal freddo e dare un punto di riferimento anche durante la giornata a chi non ne ha;
buon Natale a chi fa spesa all’Emporio solidale, a chi tende la mano ad un’associazione per avere un pacco per sfamare la sua famiglia, in attesa di tempi migliori;
buon Natale a chi la pandemia o altre malattie ha portato via un familiare ed a tavola, in un giorno così particolare, avrà un posto vuoto che peserà come un macigno;
buon Natale a chi vive sulla propria pelle lo scandalo del Keu ed aspetta bonifiche e soprattutto giustizia, meno post sui social e più fatti;
buon Natale a noi empolesi, eterni brontoloni ed in particolare a quelli che pensano che i problemi della città siano le lucine in Centro o le macchine parcheggiate davanti ad un bar;
buon Natale a chi ci amministra ed a chi, sui banchi opposti, fa opposizione con l’augurio che, seppur da parti diverse, continuino comunque a lavorare come hanno sempre fatto ponendo al centro il bene della città;
buon Natale alla nostra rete di associazioni, patrimonio insostituibile della nostra città e parte ormai del nostro Dna;
buon Natale al mondo sportivo locale, professionistico e non, che tiene alto il nome di Empoli in molti campi e, soprattutto, svolge un fondamentale ruolo sociale;
buon Natale ai volontari, a chi dedica il suo tempo ad aiutare il prossimo e gli sembra di fare la cosa più normale del mondo;
buon Natale a chi crede che nell’economia civile possa esserci un nuovo modello di sviluppo capace di mettere al centro non il profitto ma le persone e lavora per far sì che tutto questo diventi realtà;
buon Natale ai valori della nostra città, quelli che rendono possibile tutto quanto scritto sopra: la tolleranza, l’antifascismo, il rispetto delle persone, la convivenza di valori che, seppur da radici diverse, vanno a braccetto costituendo il più importante patrimonio della nostra realtà.
Buon Natale infine a chi, come chi scrive e molto probabilmente anche chi legge, non cambierebbe Empoli con nessun’altra città al mondo. Che per tutti, per quanto possibile, sia un Natale sereno.
Marco Mainardi
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