Piccoli spiragli sulla situazione medici di medicina generale a Montopoli, soprattutto nella frazione Casteldelbosco
Tiene ancora banco la critica situazione dei medici di famiglia in alcuni comuni del Comprensorio del cuoio e in particolar modo in quello di Montopoli in Val D'Arno. Situazione ove il primo cittadino Giovanni Capecchi non si è mai risparmiato nel trovare una soluzione caldeggiando la ricerca di una soluzione nelle "stanze dei bottoni" regionali sia in ambito politico sia in quello sanitario. Una criticità che parte da lontano quando la dottoressa Giovanna del Verme lasciò il posto di medico di base vacante nella frazione di Casteldelbosco. (Qui la notizia).
Il suo impegno fu preso da Francesco Peyronel che nonostante il gradimento generale è stato a sua volta “obbligato” a scegliere altre strade per la sua specializzazione. Giova ricordare che un medico con contratto a tempo determinato, come nel caso del sostituto, è soggetto a diverse limitazioni: nessun nuovo paziente oltre a quelli ereditati e nessuna validità dell'opera prestata come tirocinio finalizzato a predetta specializzazione. Tutte scelte di ASL Toscana Centro insieme all'obbligo di una formazione di tre anni per poter ambire al contratto a tempo indeterminato e passaggio al ruolo. E proprio qui sta la questione: il sindaco Giovanni Capecchi ha richiesto che l'opera “sul campo” sia considerata tirocinio così da rendere più attraenti le località marginali.
"Oltre al numero dei pazienti la soluzione a mio avviso sta nel rendere valida al tirocinio la pratica sul territorio che i medici di base svolgono anche durante i contratti a tempo determinato. In questo modo non ci sarebbero più posti vacanti e sarebbe garantita l'attività di prossimità. Andrò in Regione e chiederò un appuntamento all'assessore alla sanità" dichiara Capecchi.
Alcuni piccoli spiragli si sono presentati a margine di un convegno, organizzato da Valerio Martinelli di OGLT, tenutosi alcuni giorni fa a San Miniato dove il sindaco di Montopoli ha incontrato Federico Gelli neo responsabile della Direzione Sanità della Regione Toscana. In quell'occasione ha perorato nuovamente la sua causa facendo emergere piccoli spiragli quando il direttore sanitario ha illustrato alcune sue idee che dovranno però seguire un iter approvativo sia politico sia sanitario. In pratica si tratterebbe di rivedere il ruolo della guardia medica, aumentare le borse di studio per le scuole di specializzazione e assumere nuovo personale già dai primi anni di formazione post laurea sia per i medici ospedalieri sia per la medicina generale. Questi ultimi potrebbero essere accompagnati da medici tutor locali. Buone notizie che potrebbero essere accompagnate dalla proposta di riaprire alcuni ospedali di comunità per un primo consulto.
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