Ha risposto punto su punto non tralasciando di stigmatizzare la lettura “solo ragionieristica” del Bilancio riportata dagli organi di stampa. Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, in commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, guidata da Giacomo Bugliani (Pd), è entrato nelle diverse misure della Manovra finanziaria che l’Aula affronterà da martedì 21 dicembre, e ribadisce quanto già detto martedì scorso (Qui la notizia): “Questo è un Bilancio espansivo, con un enorme aumento di investimenti, opere e servizi documentati. Passiamo da 511 a 671milioni. Chi parla di tagli lo fa in libertà”.
Sollecitato in particolare da Francesco Torselli (Fratelli d’Italia) e Marco Casucci (Lega) si è dichiarato convinto che il disavanzo in sanità, ad oggi, “è sotto i 200milioni”. Ma, ha aggiunto, “è un monitoraggio di buonsenso. Sono ancora necessari interventi che possono arrivare dallo Stato” e ci saranno da tenere in considerazione anche le “verifiche mensili delle Aziende”. “Indicazioni più appropriate si potranno fare a fine gennaio”. Nel fondo di riserva sono intanto previsti 50milioni che potranno essere “liberati per integrare altre voci, se la situazione lo permetterà” ha chiarito aggiungendo anche che nell’interlocuzione con il Governo “sta emergendo la volontà di separare le spese Covid da quelle sanitarie”. E se così sarà per le prime si potrebbe pensare al rateizzo. “È un elemento di tranquillità. Potremo intervenire negli anni prossimi e imporrà una stretta vigilanza di gestione” ha detto ancora.
Sull’aumento delle tasse, il governatore ha chiarito che la “discussione è chiusa. Rispetto le indicazioni del Consiglio e ho tenuto un approccio di assoluta trasparenza. Mi sarei sentito sicuramente più tranquillo se avessimo avuto la previsione di un aumento delle imposte (bollo e addizionale Irpef quelle che ha citato). Staremo al rischio di quello che sarà il Bilancio complessivo che vedremo a fine aprile” ha affermato.
Ha ribadito anche il “metodo” che vorrebbe il Consiglio seguisse: “L’emendamento di Giunta sarà disponibile entro lunedì alle 15 ma il dibattito dovrebbe essere affrontato con mozioni perché sono atti di indirizzo molto più importanti per contestualizzare spese su sociale e infrastrutture non presenti oggi nel Bilancio e che impegneremo nel 2022 con Fondi europei e nazionali. Assicuro – ha detto ancora – un atteggiamento costruttivo e ascolterò le mozioni una ad una”.
Il presidente ha spiegato anche la ratio di alcune misure che “comunque riprenderò in Aula” ha tenuto a precisare. In particolare sul raddoppio della Lucca Pistoia posticipato di un anno è stato molto chiaro: “Non è una volontà politica. È tutta una questione di Rfi. I lavori non stanno andando avanti perché si deve studiare il tracciato della galleria di Serravalle. Stiamo sollecitando”. “Il 2022 sarà l’anno della Darsena Europa” ha spiegato parlando di “un’opera attesa da oltre dieci anni in cui la Regione è il maggior contribuente (200milioni totali)”. “Abbiamo dato parere positivo all’Autorità portuale per lo sviluppo del Porto di Carrara di cui sono un convinto sostenitore” ha aggiunto poi dedicandosi al grande capitolo dello sport. Nelle intenzioni di Giani, oltre a rimettere i fondi (12milioni nel 2022) per il bando a favore degli impianti sportivi che però saranno destinati per interventi in quei Comuni che nel 2021 non abbiano già avuto l’aggiudicazione dell’appalto, anche la costruzione di “tre impianti Pegaso” geograficamente distribuito al Centro, sulla Costa e al Sud della Toscana. Il primo ad arrivare dovrebbe essere quello all’Isolotto, Firenze. Ossia una “piscina olimpica attesa da anni”. Poi si prevede un velodromo, magari a Ponte a Buggianese o San Vincenzo e un campo di atletica, ma nulla è ancora definito. Certa è invece la volontà del presidente di “lasciare alla Toscana tre impianti con il marchio della Regione”.
Infine le risorse, in diminuzione, per il monitoraggio dei ponti: “I fondi corrispondono a quanto indicatomi dalla direzione, segno che gran parte del monitoraggio è concluso. Ad ogni modo dal Governo arrivano notizie per un Fondo specifico che avrà grande capacità” ha informato Giani.
La Commissione, dopo le perplessità manifestate dalla vicepresidente Elisa Tozzi (Lega), “Ho molti più dubbi che certezze. Parliamo di un quadro incerto senza programmazione” ha dichiarato, e l’ampia condivisione alla Manovra manifestata da Massimiliano Pescini (Pd), ha licenziato il pacchetto – Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2022, Legge di Stabilità 2022 e Collegato, Bilancio di previsione finanziario 2022-2024 – a maggioranza con i voti contrari di Lega e Fratelli d’Italia.
Stella (FI): "Pd emenda documento Giunta, politiche fallimentari"
"Sembra di essere su 'Scherzi a parte'. La Giunta presenta il bilancio, poi il partito del Presidente Giani annuncia un maxi emendamento che rivolta tutto. Ma chi comanda, il governatore o il Pd? Quanto sta accadendo dimostra il fallimento totale delle politiche della giunta: buchi di bilancio nella sanità, carenze infrastrutturali, incapacità programmatiche e gestionali sul Pnrr. A pagare questo atteggiamento sono, purtroppo, i cittadini toscani". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
"Oltretutto, la Giunta ha svilito il ruolo delle commissioni su un argomento così importante - accusa Stella -. Lo dimostra il fatto che il bilancio stesso sia arrivato in prima commissione, rispetto al 2020, con dieci giorni di ritardo dopo la delibera di giunta di fine novembre. È venuto meno e viene meno il ruolo istruttorio della commissione. Così come il Presidente Giani, costretto a tornare stamani a spiegare le sue scelte dopo la comparsata di qualche giorno fa, dovrebbe spiegarle anche ai toscani queste scelte, nel metodo e nel merito".
"Noi restiamo dell'idea che le priorità siano inderogabili, in particolare quelle dei più deboli - sottolinea il capogruppo di Forza Italia -. Per questo i nostri emendamenti saranno volti a tutelare tutti i ragazzi diversamente abili della Toscana. Finanzieremo i loro bisogni trovando le risorse dalle solite parate politiche a cui non vogliamo e non possiamo abituarci".
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