Doppio appuntamento con l’assessore regionale Simone Bezzini, in commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), non solo per un monitoraggio sullo stato di attuazione della campagna vaccinale covid-19 in Toscana ma anche sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
“Con questo incontro, grazie alla disponibilità dell’assessore e dei suoi uffici, continuiamo il consueto appuntamento per fare il punto sui dati relativi all’emergenza – ha sottolineato il presidente – ma viste le scadenze vicine, anche per soffermarsi sul Pnrr”.
Con dati alla mano, l’assessore è partito dai 6milioni e 771mila dosi di vaccino, effettuati nella nostra regione, per soffermarsi sulla copertura delle fasce più deboli, gli over 80, che registrano in Toscana una media del 77,69 per cento rispetto al 65 per cento a livello nazionale. Un dato importante, per limitare gli impatti sanitari ed i ricoveri. La forza della campagna di vaccinazione, come spiegato, è legata ad un modello multicanale e capillare: non solo hub, ma anche medici di famiglia e farmacie. Inoltre, da ieri (giovedì 16 dicembre), è partita la campagna per i più piccoli, che sta coinvolgendo il Meyer – con la particolarità del percorso protetto – ma anche pediatri e medici generali, per un complesso di prenotazioni che sfiorano le 30mila unità. “Per arginare la nuova ondata – ha affermato Bezzini – occorre irrobustire il livello di protezione, quindi continuare sulla strada dei vaccini e del rispetto delle regole”.
Sul fronte del Pnrr, la Regione ha già inviato al Governo gli interventi sulla messa in sicurezza sismica e sugli acquisti di attrezzature tecnologiche, ed è in attesa di riscontro nazionale. Sul capitolo case della salute, ospedali di comunità e centrali di coordinamento, l’assessore ha sottolineato quanto sia ristretto il margine di discrezionalità e quanto sia indispensabile attenersi alle linee governative. Inoltre, accanto alle strutture, la vera sfida da vincere è quella di poterle accompagnare da una nuova organizzazione territoriale e da adeguate figure professionali. È in tale contesto che si inseriscono tutti gli incontri dell’assessorato prima con Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, organo tecnico scientifico del servizio sanitario nazionale), a partire da settembre, e a seguire con Anci, conferenze aziendali e zonali, seminari con sindaci e amministratori locali. “La Toscana ha 175milioni di euro per 120 strutture – ha annunciato Bezzini – e non è semplice poter coniugare i criteri sanitari e organizzativi con la sostenibilità finanziaria: la prossima settimana invieremo al Governo un primo elenco, un lavoro particolarmente avanzato che guarda al protagonismo delle zone e dei territori”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Donatella Spadi (Pd), Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) e il vicepresidente della Commissione Andrea Ulmi (Lega), per chiedere rispettivamente se il sistema sta tenendo di fronte all’aumento dei contagi, quanto siano efficaci i vaccini e quale sia la percentuale dei non vaccinati tra i ricoverati, accanto all’importanza del rispetto delle regole. In sintesi: il sistema toscano sta tenendo. Ancora un aggiornamento: su 390 ricoveri in terapia intensiva il 67 per cento non è vaccinato; analoga percentuale - 65 per cento - per i ricoveri ordinari.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa
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