Alberto Prunetti venerdì 17 dicembre alle ore 18.30 sarà al MMAB per presentare la sua trilogia di libri dedicati alla “working class": Amianto (Edizioni Alegre, 2014), 108 metri. The new working class hero (Laterza, 2018) e Nel girone dei bestemmiatori. Una commedia operaia. (Laterza, 2020).
Autore e traduttore, pubblica con le case editrici più importanti del panorama nazionale e, soprattutto, è uno dei pochi scrittori ancora capaci di coniugare le tematiche di classe alla letteratura. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Alberto Prunetti scrive di lavoro. Un tema che negli ultimi 30 anni (o forse 40) ha fatto sempre meno mostra di sé nelle nostre cronache letterarie.
O meglio, spesso se ne è parlato ma in maniera retorica, oppure per metterlo sullo sfondo, o per esaltarlo, oppure lo si è ignorato, come un ferrovecchio del secolo scorso.
Prunetti invece ha ripreso in mano gli attrezzi (è proprio il caso di dirlo) da una cassetta spesso abbandonata, ma, altrettanto spesso, fraintesa e strumentalizzata.
I suoi tre romanzi, che vanno a formare la trilogia della “working class” (“Amianto”, “108 metri” e “Nel girone dei bestemmiatori”) formano un caso abbastanza unico nel panorama italiano. L’autore affronta, infatti, il mondo del lavoro dal punto di vista dei subalterni (come avrebbe scritto Gramsci) non mitizzando ma neppure considerando superata e inutile la nostra storia recente. Con una vena comica spesso irresistibile e con punte di tristezza senza mai cadere nella retorica e, soprattutto, senza mai piangersi addosso.
Alberto Prunetti è anche un bravissimo traduttore e come si può leggere in rete ha tradotto autori come Evaristo Carriego, Roberto Arlt, Osvaldo Bayer, Angela Davis, David Graeber John Sinclair. Tradurre è un lavoro duro e faticoso, certo diverso dal lavoro pesante di Renato, suo padre, al quale ha dedicato “Amianto”, sempre presente nelle sue opere.
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
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