Toni alti questa mattina da una mamma nei confronti della scuola frequentata dalla figlia di 11 anni. In una segnalazione, pervenuta sia all'istituto scolastico che alla stampa, il genitore racconta che la propria bambina, frequentante le scuole medie di Fucecchio Montanelli-Petrarca, non sarebbe stata fatta entrare in classe per quello che è stato definito un "leggero ritardo". La madre racconta che questa mattina ha accompagnato sua figlia a scuola, dopo le 8.10 e dato che il cancello del plesso si trovava aperto, la bimba sarebbe scesa ed entrata di corsa. Un normale scenario di una normale mattina dove, come spesso succede, il ritardo è protagonista. Ma la normalità, secondo la mamma, si sarebbe interrotta dal momento in cui poco più tardi, il padre sarebbe stato informato dalla scuola che la bambina non sarebbe potuta entrare in classe, fino all'avvenuta firma di un genitore che ne attestasse il ritardo. È a questo punto che si scaldano i toni del genitore a quanto pare non solo per iscritto, poiché sembra che il diverbio sia avvenuto anche con la stessa persona, parte del personale scolastico, ritenuto responsabile della mancata entrata a scuola della bambina. La mamma infine afferma nella sua segnalazione che dopo aver visto entrare la figlia a scuola, poco dopo sia stata fatta uscire fuori dal plesso, "con il cancello chiuso alle sue spalle".
Una protesta quella della mamma, pare avanzata anche alle forze dell'ordine, accolta con volontà di risoluzione dalla stessa Dirigente dell'Istituto Comprensivo di Fucecchio, Marinella Pascale. Da questa mattina infatti, la Ds Pascale sta ricostruendo l'accaduto, mettendosi a disposizione per l'ascolto di entrambe le parti. Un lavoro di approfondimento che prevede la testimonianza degli attori in causa, la mamma e il componente del personale scolastico, "bisogna sentire entrambe le campane per capire come sono andate effettivamente le cose. Non mi sembra il caso di coinvolgere la bimba - spiega la Dirigente - in una situazione causata da comportamenti di adulti". Secondo quanto appreso al momento la scuola non sarebbe riuscita a mettersi in contatto con la madre, invitata dalla preside per un incontro domani mattina. In ogni caso, la Dirigente Pascale ha anticipatamente presentato le proprie scuse, anche prima di ascoltare domani il genitore, se accetterà l'invito della convocazione. "Siamo disponibili a creare un incontro - dice ancora Pascale - al momento non posso espormi, in mano ho solo una mail di protesta". C'è da attendere l'avvenuto colloquio con entrambe le parti per tirare le somme dell'episodio che ha visto scontrarsi i due attori in causa, a cui non avrebbe assistito alcun testimone. Fino ad una ricostruzione più approfondita, la vicenda resta "la parola dell'uno contro la parola dell'altro". Un episodio sicuramente spiacevole, conclude la dirigente, tra le tante "dinamiche quotidiane" che per la maggior parte delle volte si risolvono con reciproca comprensione ma che per oggi ha determinato uno scontro frontale tra due persone.
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