Ripensare il percorso universitario dedicato agli ingegneri del nuovo millennio guardando alla figura di Adriano Olivetti. In occasione dei 120 anni dalla nascita di uno dei più grandi innovatori dell’industria italiana, l’Università di Firenze organizza una giornata di studio per rilanciare la centralità di una formazione improntata alla multidisciplinarietà anche per profili specializzati e dotati di un forte bagaglio tecnico di conoscenze. L’appuntamento, in programma mercoledì 15 dicembre in Aula magna, potrà essere seguito in diretta streaming dal sito d’Ateneo, a partire dalle 10 (www.unifi.it/webtv).
L’iniziativa è stata promossa dalla neonata unità di ricerca denominata “Rinascimento dell’Ingegnere: oltre la formazione tecnica” di cui fanno parte Lorenzo Capineri (Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione), Pietro Capone (Dipartimento di Architettura), Paolo Maria Mariano (Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale) e Mario Rapaccini (Dipartimento di Ingegneria Industriale). Tra gli organizzatori anche la Scuola di Ingegneria dell’Ateneo fiorentino, il Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione dell'Incubatore di UNIFI, l’Archivio Storico Olivetti, l’associazione Olivettiana, il Florence Student Branch IEEE, il Consorzio del Polo Universitario Città di Prato PIN.
“Quando il sistema industriale attraversò la transizione dall’ingegneria meccanica a quella elettronica – spiega Lorenzo Capineri, coordinatore dell’unità di ricerca fiorentina - Olivetti capì di essere davanti a un cambiamento che avrebbe permeato l’intera società. Questa intuizione lo portò ad aprire le porte a professionalità provenienti dall’ambito umanistico e delle scienze sociali e questa scelta si rivelò decisiva per il successo dell’azienda. Oggi stiamo attraversando un’altra fase di cambiamento, dai combustibili fossili ci stiamo convertendo a nuove forme di energie (idrogeno, mezzi elettrici), e questo ci impone una riflessione che vogliamo condividere, non solo in ambito accademico, sul modello di formazione da offrire ai nostri ingegneri”.
La mattinata del 15 dicembre si aprirà con i saluti del prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale Marco Pierini. L’appuntamento sarà introdotto da Lorenzo Capineri del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione che illustrerà il progetto “Adriano Olivetti”. Interverranno Alessandro Chili (“Un’indagine sull’orientamento degli studenti di Ingegneria dell’Università di Firenze nelle preferenze di sbocco professionale”); e Giovanni Maggio (“La Olivetti di Adriano. I fini dell’impresa oltre l’indice dei profitti”). Saranno proposti i video contributi di Giulio Sapelli (“Lo scandalo della memoria olivettiana”), di Federico Butera (“La nascita delle isole della Olivetti: il metodo di change management strutturale e le professioni a banda larga per gli ingegneri 4.0”), di Giovanni De Witt (“Olivetti. L’innovazione nell’organizzazione del lavoro in fabbrica. L’invenzione delle unità di montaggio integrate”). Prenderanno poi la parola Erica Rizziato (“Dal manager umanista in Olivetti alla leadership orizzontale per l’organizzazione integrata”), Gianfranco Ferlito (“L’ingegnere in Olivetti, la formazione continua”), Paolo Rebaudengo (“Olivetti industria integrata e responsabile”); Mario Piccinini (“Comunità, Architettura, Urbanistica, Stile ai tempi di Adriano Olivetti”); Enrico Bandiera (presentazione del video prodotto dall’Associazione Archivio Storico Olivetti “Interventi della Olivetti a Firenze”), Pietro Capone (“La progettazione dei luoghi di lavoro nella formazione degli ingegneri”), Paolo Ruggeri (“Un progetto di sistema per valorizzare il territorio”), Chiara Mazzi (“I percorsi dell’Università di Firenze a favore di intraprendenza e imprenditorialità giovanile”).
Nel pomeriggio, a partire dalle 14, interverranno Giulia Gemelli (“La professione dell’ingegnere tra passato e futuro”), Paolo Maria Mariano (“Il fattore estetico nella scienza e nella tecnologia”), Enrico Loccioni (“L’impresa di seminare bellezza”), Caterina Toschi (videomessaggio su “L’idioma Olivetti 1952-1979”), Galileo Dallolio (“Idioma Olivetti, linguaggio di una comunità”). La giornata di studio si concluderà con gli interventi di Antonio Chini (“Il laboratorio didattico come una olivettiana comunità educativa”) e Mario Rapaccini (“La rilevanza delle arts&humanities nell’educazione dell’ingegnere. Il pensiero dei docenti e degli studenti”).
L’unità di ricerca “Rinascimento dell’Ingegnere: oltre la formazione tecnica”, in collaborazione con l’associazione Olivettiana, sta progettando nuove attività come l’organizzazione di seminari per il 2022 da inserire nei corsi di formazione per l'Istituto Universitario di Studi Superiori dell'Ateneo di Firenze (IUSSAF).
Fonte: Università di Firenze - ufficio stampa
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