Puntualità del servizio, aumento delle corse, convogli adeguati, comunicazioni puntuali agli utenti.
Sono queste le richieste che i Sindaci dei Comuni attraversati dalla linea ferroviaria Faentina hanno voluto ribadire con la protesta che li ha portati davanti alle sedi fiorentine di RFI e Trenitalia.
I Sindaci di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, Scarperia e San Piero Federico Ignesti, Vaglia Leonardo Borchi, Fiesole Anna Ravoni, Marradi Tommaso Triberti, il Presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello Stefano Passiatore, l’Assessore ai Trasporti di Vicchio franco Vichi, il presidente del Consiglio comunale di Faenza Niccolò Bosi, il Consigliere regionale Massimiliano Pescini e il Sindaco di Bagno a Ripoli con delega ai trasporti in Città Metropolitana Francesco Casini, si sono dati appuntamento davanti alla sede di RFI dove hanno srotolato lo striscione “Faentina, basta scuse” per ribadire che i ritardi e i disservizi che ogni giorno si trovano ad affrontare i pendolari non sono accettabili.
Da qui si sono spostati alla sede di Trenitalia dove, al contrario di quanto avvenuto a RFI, sono stati ricevuti dal Direttore Regionale Marco Trotta, a cui i primi cittadini hanno ribadito le richieste e le necessità di interventi immediati.
I Sindaci sono pronti a continuare con le proteste in tutte le sedi finché non ci saranno risultati concreti.
Gandola e Rifolfi (Forza Italia): "Anche Regione è parte in causa"
"Oggi davanti alla sede di RFI a Firenze non ho voluto mancare, proprio per testimoniare l’attenzione che il sottoscritto e tutta Forza Italia ha sul tema delle infrastrutture e della mobilità, ma meglio sarebbe stato se i Sindaci del Mugello presenti avessero deciso di transitare anche da Palazzo del Pegaso e da Palazzo Sacrati Strozzi, visto che la Regione Toscana, politicamente amica loro, è certamente parte in causa quando parliamo di disservizi, mancati investimenti e disastro infrastrutturale nella nostra area metropolitana", così Paolo Gandola, Consigliere metropolitano di Forza Italia – Centrodestra per il cambiamento stamani presente al sit in promosso dai sindaci del Mugello.
"Non c’è che dire – prosegue Gandola – l’iniziativa di oggi importante e non scontata, ha anche un sapore di beffa. Infatti, mi pare di capire che vi sia da parte del PD e dei suoi eletti, Sindaci in primis, la volontà di scaricare tutte le responsabilità su RFI e Trenitalia, dimenticando invece le gravi responsabilità di Regione Toscana sul tema. Insomma, una manifestazione che ha il sapore di politicamente schierato, ma che con la presenza anche di forze di opposizione, sebbene non invitate, cerca di riequilibrare un attimo il ragionamento sugli investimenti mancati, soprattutto per ciò che concerne la ferrovia Cenerentola della Città Metropolitana di Firenze, ovvero la Faentina".
"A questo punto - dicono Gandola e Ridolfi, Capogruppo di Forza Italia all’Unione dei Comuni del Mugello - vogliamo chiarezza circa gli investimenti che saranno realizzati sulla tratta. Qui dei famosi 30 milioni di Euro, compensativi dei danni provocati dalla TAV non si è avuto contezza, se non qualche riverniciata e tinteggiatura di stazioni, ma i problemi sono ben altri. Non accetteremo più chiacchiere e scommesse, ma pretendiamo di conoscere tempi certi e definitivi su quando verranno consegnate le carrozze ed il nuovo materiale rotabile di cui si discute da anni. Inoltre vorremmo capire se per la linea sono in previsione dei miglioramenti infrastrutturali e tecnologici che pongano fine ai quotidiani ritardi, nonché capire quali investimenti saranno messi in campo per l’eliminazione di tanti passaggi a livello, ancora presenti in alto numero nelle nostre zone.
Non crediamo che sia la volta buona perché, purtroppo, conosciamo con chi abbiamo a che fare, l’unica speranza è che siano anche i cittadini, prima a poi, a capirlo" concludono Gandola e Ridolfi.
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