C’è grande attesa per la mostra che Giorgio Giolli terrà all’Orcio d’Oro dal 10 dicembre (ore 18) fino al 9 gennaio. Un mese di esposizione per questo artista estremamente appartato che la città ama molto, con tante persone che anche dalle città più lontane hanno in questi giorni dichiarato la loro vicinanza e l’interesse per la recente produzione del grande pittore.
Tra l’altro questa sarà un’occasione per portarsi a casa una preziosa opera di Giolli, il pittore ha infatti aderito al progetto di “cheap art” promosso dalla galleria, che già di recente ha fatto acquistare opere di grandissimo pregio agli appassionati, ma anche ai neofiti, che con pochi euro se le sono potute attribuire. Le splendide Rose di Giolli avranno appunto questo destino, saranno vendute per poche decine di euro, ai primi che vorranno comprarle, un po’ come se andassero dal fioraio.
La mostra, che è in fase di montaggio, presenta infatti una serie di splendide nature morte dedicate a questo fiore che, anche sui Vicoli Carbonai che circondano San Miniato, rappresenta le donne e le loro rivendicazioni. A promuovere la mostra c’è infatti anche l’associazione Vicoli Carbonai e l’assessorato alle Pari opportunità di un Comune da sempre attento a quello che non sono solo giuste rimostranze, ma rappresentano il segno di una battaglia di civiltà. Giolli, da sempre sensibile a questi temi, ha aderito immediatamente all’invito di Anna Braschi di Moti Carbonai e ha realizzato una mostra che si presenta da subito di grande interesse: “Rose, Cristi e altre perle”, questo il titolo. Infatti oltre alle rose, ci sono una serie di ulteriori opere – tutte assolutamente inedite – che mostrano in tante sfaccettature il volto e anche il corpo di Cristo, simbolo universale di tutte le sofferenze, un corpo “compianto” dalle donne, sole protagoniste di un amore infinito.
Quadri anche questo di fortissimo valore simbolico, ma anche artistico, perché esprimono spesso un’espressività di tipo espressionista, se non addirittura cubista, che non possono non sorprendere chi conosce non superficialmente il percorso artistico di Giolli.
"Insomma – come dicono Andrea Mancini e Aurelio Cupelli – una esposizione assolutamente da vedere, che conferma la ricerca storico critica del nostro Orcio d’Oro, ma anche il grande valore culturale nei confronti della città, che per parte sua, ha sempre risposto molto bene alle nostre proposte. Da quando lo spazio è stato aperto, poco più di un anno fa, sono state moltissime le mostre, ma anche gli eventi organizzati. Anche questa volta avremo una serie di conferenze e di spettacoli, tutti dedicati alle donne. Ne daremo notizia nelle prossime settimane, ma si tratterà di autentiche perle della cultura contemporanea, che anche in provincia può dare ampia prova di se stessa".
Fonte: La conchiglia di Santiago
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