Guasto alla caldaia e aule al gelo: didattica a distanza al liceo Montale di Pontedera

Guasto alla caldaia, aule al gelo e didattica a distanza. È quanto è accaduto al liceo Montale di Pontedera. La decisione è stata presa dalla preside dell'istituto e riguarda tutti gli studenti che frequentano la succursale di Palazzo Blu. Qui da giorni ci sarebbe un guasto alla caldaia che al momento non permette il riscaldamento dell'intero edificio. Da qui la decisione di utilizzare la didattica a distanza. La Provincia ha richiesto l'intervento dei tecnici, ma sembra che il guasto sia complicato da risolvere.

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Apprendiamo che a partire da domani, a causa dell’impianto di riscaldamento fuori uso, le classi del liceo Montale nella sede distaccata di Palazzo blu non faranno lezione in presenza, ma da remoto.

Le aule gelide a causa dell’assenza di riscaldamenti sono l’ennesima conferma della situazione vergognosa in cui riversano le scuole a Pontedera. Ma come è possibile nel 2021 tenere i ragazzi al gelo, costretti a seguire le lezioni con il cappotto per oltre una settimana, e poi attivare la Dad? Evidentemente nei mesi precedenti non sono state effettuate le dovute azioni di manutenzione preventive e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ma forse il problema sta proprio qui, nelle gestioni pubbliche, dove in alcuni casi ci sono a dirigere persone senza adeguate competenze che guardano troppo all'ideologia e poco alle esigenze reali dei cittadini.

Per l’ennesima volta assistiamo al gioco dello scarica barile, che è quello che si usa fare per non arrivare mai alla verità e coprire le responsabilità. Che ci sono e sono evidenti. I cittadini sono stufi di questo modo di amministrare che non premia le competenze e il merito, ma si concentra solo sulle appartenenze politiche. Se si continua così andrà sempre peggio e come sempre a farne le spese saranno i cittadini, che ieri erano i bambini e i ragazzi della Saffi e della Curtatone che hanno visto la loro scuola chiusa, oggi sono i nostri giovani che sono tenuti al freddo e domani a chi toccherà, forse agli anziani?

 

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