Trapianti di rene rinviati da gennaio a Siena, pensionamenti complicano le attività dell'ospedale

Antonio Barretta, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

In merito ad alcune notizie diffuse agli organi di informazione sull’attività del centro trapianti di rene dell’Aou Senese, il direttore generale Antonio Barretta precisa quanto segue:

"La sospensione temporanea dell’attività trapiantologica di rene presso l’Aou Senese, concordata con l’Organizzazione Toscana Trapianti, è legata a una difficoltà contingente che presto sarà superata, infatti, dal 10 gennaio i trapianti di rene riprenderanno regolarmente all’interno della nostra Azienda. Per il breve periodo di sospensione i pazienti iscritti nel nostro centro saranno indirizzati per il trapianto a Firenze o a Pisa ma una volta dimessi verranno seguiti per il follow up dalla Aou Senese. La sospensione è conseguente al fatto che entrambi i chirurghi primi operatori non sono più attivi nella nostra azienda in quanto il responsabile di struttura, il professor Mario Carmellini, è in pensione dal 1° novembre scorso e il dottor Andrea Collini ha vinto un concorso, sempre nel mese di novembre, di responsabile di struttura in un’altra azienda.

Veniamo ai fatti. Pochi mesi dopo il mio insediamento, venuto a conoscenza del prossimo pensionamento del professor Carmellini, ho stipulato, nel più breve tempo possibile, con l’Università degli studi di Siena una convenzione per il reclutamento di un professore di chirurgia generale con esperienza pluriennale nel trapianto di rene.

La procedura è attualmente in corso, giovedì scorso sono scaduti i termini per la presentazione delle domande, e ritengo plausibile che possa essere proclamato il vincitore nel giro di qualche settimana.

Per ridurre la probabilità che l’Azienda si possa trovare nuovamente in difficoltà in futuro, a causa di una non tempestiva sostituzione dei professionisti che cessano, a marzo scorso ho definito sia una procedura aziendale per il reclutamento del personale ospedaliero, sia concordato con l’Università una metodologia per la programmazione dei ruoli universitari funzionali anche all’attività assistenziale.

Entro marzo prossimo l’Aou Senese e l’Ateneo sottoscriveranno, a seguito dei preventivi passaggi negli organi di governo universitari e aziendali, una convenzione triennale per la programmazione dei concorsi universitari dell’area medica che consentirà la tempestiva sostituzione dei pensionamenti oltre che il potenziamento di alcuni ambiti strategici, fra cui, per l’appunto, quello dei trapianti.

Il rafforzamento dei programmi di trapianto, incluso quello di rene, costituisce una priorità assoluta per la direzione aziendale dell’Aou Senese. Infatti, i reclutamenti già in essere e quelli dei prossimi anni consolideranno tutti i programmi aziendali di trapianto. Sono in corso alcuni investimenti che stanno rafforzando i programmi in questione, ad esempio, da due settimane la degenza della “Chirurgia trapianti di rene” è dotata di un impianto di dialisi di cui prima non disponeva costringendo i pazienti trapiantati a lunghi spostamenti, all’interno dell’ospedale, verso la struttura di “Nefrologia, dialisi e trapianti”.

Sono stati di recente aggiornati e potenziati i percorsi diagnostici terapeutici dei trapianti, incluso quello del rene che non era mai stato formalizzato. Infine, le intese già raggiunte, e in fase di perfezionamento, con le altre aziende ospedaliero-universitarie toscane, potenziando la logica della rete, aumenteranno l’efficacia dell’attività trapiantologica che ha sede a Siena.

E’anche grazie a queste intese che già dal mese di gennaio ripartirà l’attività di trapianto di rene anche presso la nostra Azienda; si tratta di collaborazioni con l’Aou Careggi e l’Aou Pisana che renderanno più solido il sistema e che prevedono, fra l’altro, il mutuo soccorso in caso di necessità. Già dalla primavera prossima ritorneremo a essere autosufficienti ma quando accaduto sarà servito anche a sperimentare un nuovo modello di collaborazione che renderà l’intero sistema regionale più solido anche di fronte a accadimenti non sempre prevedibili.

Concludo precisando che, a seguito di confronto con l’Organizzazione Toscana Trapianti, ho concordato con l’Università che la struttura di “Chirurgia trapianti di rene” rimanesse a conduzione universitaria (la norma prevede che le modifiche statutarie passino da un’intesa fra l’Azienda e l’Università) proprio perché possa continuare a esistere e consolidarsi una “scuola” che, in quanto tale, deve avere come finalità oltre l’assistenza sanitaria anche le fondamentali attività di ricerca e di formazione dei futuri professionisti. Per migliorare la nostra capacità assistenziale, di ricerca e di formazione non bisogna guardare solo alle legittime aspettative dei professionisti, bensì, occorre, in primo luogo, perseguire un disegno strategico teso a migliorare l’efficacia dell’attività assistenziale".

Aou Siena

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