Gkn, incontro con la viceministra Todde. Le istituzioni: "Difenderemo sito e livelli occupazionali"

(foto di archivio)

Si apre la possibilità di una nuova fase per la vicenda Gkn e tutte le istituzioni toscane, così come dal primo momento, si dimostrano unite nel perseguire l'obiettivo della difesa del sito produttivo e dei livelli occupazionali, come anche nel domandare allo Stato un ruolo attivo perché questo percorso di transizione vada a buon fine.

E' quanto emerso dal nuovo incontro che in serata ha riunito in videoconferenza Mise, Ministero del Lavoro, Regione Toscana, istituzioni locali, organizzazioni sindacali, collettivo di fabbrica, azienda e advisor Francesco Borgomeo.

La riunione è stata convocata dal Mise e ha visto la presenza della viceministra Alessandra Todde.

Per la Regione Toscana ha partecipato l'assessora al lavoro Alessandra Nardini, il consigliere del presidente per le crisi aziendali Valerio Fabiani e il capo di gabinetto Paolo Tedeschi, mentre il presidente Eugenio Giani, che non ha potuto partecipare per inderogabili impegni istituzionali a Bruxelles, si è tenuto comunque costantemente aggiornato. Presenti al tavolo il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, l'assessora al lavoro del Comune di Firenze Benedetta Albanese, e Giovanni Bettarini per la città metropolitana di Firenze.

"Dalle riunioni di ieri e oggi - sottolineano Regione, Comuni di Campi Bisenzio, Firenze e Città Metropolitana - sono emerse novità interessanti, che devono essere valutate con attenzione e cautela, in un processo trasparente di coinvolgimento di tutte le parti. Le istituzioni toscane, come dal primo momento, continuano ad essere unite in questa vertenza. Il tema è ovviamente la continuità del sito produttivo e la tutela dei livelli occupazionali, sia per quanto riguarda i 422 direttamente coinvolti che i lavoratori e le lavoratrici degli appalti. Non vogliamo che sia disperso questo patrimonio di professionalità, intendiamo far sì che siano poste tutte le condizioni per una seria prospettiva di reindustralizzazione e per questo chiediamo al governo che svolga un ruolo attivo per arrivare all'esito positivo di questa vertenza, come ha assicurato la viceministra Todde. Il ruolo attivo del Mise e l'accompagnamento di Invitalia al percorso sono un elemento di garanzie che crediamo assolutamente necessario. Le istituzioni toscane ribadiscono, a partire dalla Regione che ha assicurato la disponibilità ad un fattivo sostegno attraverso formazione e politiche attive, di voler fare fino in fondo la propria parte. Bene - così concludono - la sospensione delle procedure di licenziamento: questa era la condizione imprescindibile per andare avanti e non pregiudicare l'esito di questo percorso."

Rsu Gkn: "Il Ministero ha poco da essere soddisfatto"

Si è concluso il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico convocato da remoto dalla viceministra Todde sulla vertenza Gkn a cui hanno partecipato, tra gli altri, l'RSU dei lavoratori Gkn, le organizzazioni sindacali di categoria, Invitalia, l'advisor Francesco Borgomeo, Andrea Ghezzi a nome di GKN, Regione Toscana, i Comuni di Firenze e di Campi Bisenzio. L'incontro segue la riunione svoltasi ieri pomeriggio nel palazzo della Regione di piazza Unità d'Italia.

Secondo Dario Salvetti, delegato RSU Gkn "il Ministero ha poco da essere soddisfatto per quello fatto in questi mesi, noi siamo qua grazie alla mobilitazione all'articolo 28 vinto a settembre che ha bloccato la procedura di licenziamento. Senza tutto questo, Gkn Firenze oggi non esisterebbe più. Quello che diciamo ieri, lo diciamo oggi e lo diremo domani: è necessaria la continuità produttiva, occupazionale e il mantenimento dei diritti acquisiti in questi anni, e comunque dovrà essere garantito il reinserimento delle lavoratrici e lavoratori degli appalti. Noi non ragioniamo in termini di sfiducia o fiducia, ma di garanzie strutturali. Per questo chiediamo un ruolo di Invitalia e dello Stato.  Il tema degli ammortizzatori lo vedremo quando sarà chiaro il percorso da A a B".

"Per il resto" continua Salvetti, "chiediamo alla Regione di continuare a studiare assieme a noi tutte le ipotesi che stiamo vagliando assieme alle intelligenze collettive del territorio, ai ricercatori solidali, come il gruppo di ingegneri e dei ricercatori della Scuola Sant'Anna per la proposta di un polo per la mobilità sostenibile. Le reindustrializzazione è stata finora su questo territorio solo lo strumento per far scappare le multinazionali. Se si vuole dimostrare che questa volta non è così, si diano i necessari approfondimenti e le garanzie necessarie, nero su bianco".

Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa

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