La presidente della commissione Pari opportunità della Toscana Francesca Basanieri interviene ad un giorno dall’entrata in vigore della nuova legge che istituisce la 'certificazione della parità di genere' per le aziende
Domani entrerà in vigore la nuova legge sulla parità retributiva uomo-donna che dal 1 gennaio 2022 istituisce per le aziende la '’certificazione della parità di genere'’ e lo sgravio contributivo per chi ne è in possesso. Soddisfatta la presidente della commissione Pari opportunità della Toscana, Francesca Basanieri, che però avverte: “È certamente un passo avanti importante. È giusto favorire chi persegue la parità nelle aziende come, allo stesso tempo, sarebbe stato giusto precludere alcuni tipi di risorse a chi invece discrimina o non assume donne”.
A detta di Basanieri occorrono “sforzi ulteriori per rendere le donne protagoniste nel mondo del lavoro: farle uscire dalla gabbia degli stereotipi che condizionano le ragazze e le donne a scegliere solo un certo tipo di formazione e solo alcuni tipi di lavoro che permettono loro di conciliare anche la cura della famiglia. Le donne devono essere libere di scegliere il lavoro e il futuro che desiderano e la cura della famiglia deve essere condivisa” rileva.
Ad oggi, in Italia, le posizioni manageriali femminili sono solo il 28 per cento del totale e la pandemia ha rallentato il processo di superamento del gender gap nel mercato del lavoro. In generale, nel 2020, il tasso di partecipazione delle donne italiane al mondo del lavoro è stato del 53,1 per cento, con un divario di genere del 19 per cento.
La condizione lavorativa delle donne in Toscana è oggetto di studio da parte dell’Istituto di programmazione economica regionale (Irpet) al quale la commissione Pari opportunità ha commissionato una ricerca che “dovrebbe uscire nelle prossime settimane” informa Basanieri. “Questo è il primo passo per capire, assieme al Consiglio e alla Giunta, quali sono i correttivi immediati da fare al mercato del lavoro toscano, ma soprattutto quali sono le azioni da mettere in campo affinché per le prossime generazioni la parità venga raggiunta in maniera strutturale”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa
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