Ponte sull'Orme, Gandola (FI): "Errore chiedere a Nuovo Pignone per il progetto, tempi troppo lunghi"

"Occorre accelerare e compiere ogni sforzo possibile per procedere al consolidamento del Ponte sull’Orme, lungo la statale Tosco Romagnola. Speriamo che i tempi non si allunghino come avvenuto per il ponte di Marcignana, sarebbe un duro colpo per Empoli e l’hinterland".

Si è espresso così Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia - centrodestra per il cambiamento intervenuto stamani durante il Consiglio metropolitano.

"I lavori di manutenzione straordinaria del Ponte sul fiume Orme a Empoli sono la plastica dimostrazione di come Regione e amministrazione metropolitana siano ancora al palo nel definire una strategia che in tempi celeri definisca che cosa dovrà diventare la Fipili e a quali costi", ha aggiunto il consigliere.

"Stamani in Consiglio metropolitano ho preso la parola per evidenziare il nostro sostegno alla proposta di “convenzione tra Città Metropolitana e Comune di Empoli” che garantirà un finanziamento di 175mila euro per la realizzazione dei lavori, ma il vero problema è che gli stessi potranno effettivamente realizzarsi solo dopo che la Regione avrà inserito nel suo piano degli investimenti, allegato al bilancio, il cofinanziamento di 490mila euro (pari al 52.62% del totale del costo dell’opera). Soldi che, è bene ribadirlo, la Regione Toscana ha deciso di destinare al Ponte sull’Orme solo nel 2022. Insomma, pare che non sia ancora finita la trafila dei rinvii.

A questo punto si spera che il finanziamento regionale arrivi nei primi mesi del 2022, ma conoscendo storicamente i tempi dell’amministrazione possiamo quasi certamente dire che i soldi non saranno disponibili prima della tarda primavera o, peggio, inizio dell’estate 2022.

Insomma, un iter che rischia di allungare di molto i tempi ormai già sin troppo lunghi della procedura che porterà alla gara di appalto.

Oggi, durante il mio intervento, prosegue il consigliere metropolitano, mi sono permesso anche di sottolineare con forza come sia stato un errore politico, strategico e amministrativo l’aver chiesto ad un privato come il “Nuovo Pignone-GE”, di realizzare il progetto definitivo dell’opera, in quanto ritengo sia stato profondamente sbagliato ed iniquo chiedere ad una impresa che già vive i drammi e le difficoltà infrastrutturali del nostro territorio, di doversi sobbarcare anche di ulteriori costi di progettazione che, invece, dovrebbero tutti essere imputati all’ente metropolitano o al livello regionale.

La scusa e la ragione di tale richiesta è stata che sono proprio i trasporti eccezionali provenienti dalla Nuovo Pignone di Firenze a creare problemi alla viabilità ed alle infrastrutture locali, ad esempio al Ponte sull’Orme. E’ una visione miope della situazione, che cela la realtà di fondo in cui si inserisce tutta la problematica del prematuro cedimento del ponte e che è legato all’inefficienza della Fipili, una strada del tutto inadeguata a poter vedere circolare mezzi pesanti ed eccezionali come quelli che provengono dalla Nuovo Pignone, appunto.

Ponti e sovrappassi troppo bassi, capacità di carico limitato, sono le ragioni per cui i mezzi debbono preferire la viabilità ordinaria piuttosto che quella della strada di grande comunicazione, creando ovviamente i danni a cui poi dobbiamo porre rimedio. La colpa non è delle imprese che producono eccellenze internazionali, il problema sono le istituzioni che in decenni non sono stati capaci di rendere le nostre strade delle vie percorribili e civili.

Insomma, per la colpevole inerzia della Regione e della Città Metropolitana oggi assistiamo ad interventi di manutenzione in qua e là che però non limitano minimamente i gravi danno che il territorio e la cittadinanza soffrono.

Dal 2019 il Ponte sull’Orme è a senso unico alternato, ha concluso il consigliere metropolitano, con la gravi ripercussioni sul traffico che conosciamo; ecco la situazione perdurerà così ancora a lungo, in attesa dell’esigibilità dei finanziamenti regionali, della gara di appalto, dell’inizio dei lavori e del loro completamento”.

Fonte: Ufficio stampa

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