Da qualche anno anche l’Italia ha scoperto il fascino del cosiddetto turismo ferroviario. Un fenomeno nato in Gran Bretagna nella metà del secolo scorso, per poi allargarsi a macchia d’olio nel resto d’Europa. Un nuovo modo di fare turismo che è arrivato anche nella Città Metropolitana di Firenze, con la nascita del “Treno di Dante”.
Un’esperienza di viaggio unica, a bordo di un treno storico completamente ristrutturato, che attraversa il cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo alla scoperta delle terre che il Sommo Poeta visitò nel suo cammino tra Firenze e Ravenna. Un percorso incantevole che coniuga celebri città d’arte e borghi medievali completamente immersi nella natura., riscoprendo in modo diverso uno dei territori più affascinanti dell’area metropolitana: il Mugello.
Il rilancio della linea faentina, approfittando anche della presenza del Treno di Dante, è uno degli obbiettivi strategici della Città Metropolitana di Firenze. In questo senso va visto lo svolgimento del consiglio metropolitano su un treno storico, nella tratta Firenze-Marradi. Un’occasione per valorizzare il percorso e sviluppare un nuovo modo di fare turismo.
Oggi l’esperienza del “Treno di Dante” si affianca a tutta quella rete di percorsi e sentieri che hanno arricchito il territorio del Mugello, a cominciare dalle “vie di Dante”, nate in occasione del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta. Un progetto interregionale che ha coinvolto numerosi comuni tra Toscana e Romagna, con capofila la Città metropolitana di Firenze. Un viaggio che consiste in un’articolata offerta ricettiva, in numerosi servizi turistici all’insegna dei ritmi slow tra cultura e natura, e in molteplici eventi che si sono sviluppati lungo l’arco del 2021. Un’eredità anche per gli anni futuri, in cui le “vie” potranno consolidarsi come uno dei percorsi più affascinanti d’Italia, permettendo di scoprire le bellezze di comuni come Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero, Dicomano, San Godenzo, Vicchio, Palazzuolo sul Senio, Firenzuola, Barberino e Marradi.
Ma lo sviluppo turistico va di pari passo con quello di una mobilità su rotaie che possa servire al meglio anche i tanti pendolari.
La pianificazione turistica del territorio passa soprattutto dalla capacità di unire le varie aree della Città Metropolitana. In questo senso la scorsa estate, dopo un accordo con il Comune di Firenze, è nato un comitato strategico composto dal sindaco di Firenze (o da un suo delegato) e dal sindaco metropolitano (o da un suo consigliere delegato) e dai sindaci capofila degli altri tre ambiti territoriali turistici, Chianti, Mugello, “Empolese Valdelsa Montalbano, nell’ottica di un generale coordinamento delle politiche turistiche all’interno del territorio.
Un territorio dove turismo e cultura viaggiano a braccetto, per cercare di fornire un’offerta sempre più variegata che possa portare le persone da Firenze alle altre zone di interesse dell’area metropolitana. (Nicola Giannattasio)
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