Investire sul capitale umano, sul ricambio generazionale e sul rafforzamento dell’identità cooperativa come leva per incrementare la competitività.
Se n’è parlato stamattina presso la Camera di commercio di Firenze durante l’iniziativa “La cooperazione che verrà”, organizzata dal Dipartimento Produzione e Servizi di Legacoop Toscana (settore a cui appartengono 225 cooperative, per un totale di 9.800 dipendenti e un valore della produzione pari 840.000.000).
Ai partecipanti è stata distribuita una spilla in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2021.
A fotografare alcuni dei processi in atto nelle cooperative di Legacoop Toscana, fornendo spunti sulle azioni di rinnovamento, la ricerca “La partecipazione dei soci e dei lavoratori ai processi produttivi nelle cooperative”, condotta dal Gruppo di ricerca ICOHRS dell’Università di Firenze, coordinato dal Prof. Vincenzo Cavaliere.
“Come emerge anche dalla ricerca, negli ultimi anni nelle cooperative il potere decisionale del management si è rafforzato a scapito di quello della base sociale e le nostre imprese sono state inglobate nella logica del ribasso dei costi, tipico delle imprese private - afferma il responsabile del Dipartimento Riccardo Nencini -. Ora però finalmente qualcosa sta cambiando, ad esempio l’ultimo bando del Comune di Firenze sulle mense scolastiche ha previsto per la prima volta una selezione delle aziende basata sulla qualità delle offerte, senza nessun ribasso economico. Un altro elemento a cui prestare attenzione è che nei prossimi mesi ci attende una crescita dell’inflazione: occorre pensare fin da subito ad una redistribuzione dei profitti nominali a vantaggio dei soci lavoratori, per evitare il rischio di un crollo della domanda interna”.
La ricerca
La ricerca “La partecipazione dei soci e dei lavoratori ai processi produttivi nelle cooperative” ha analizzato in che modo i fattori organizzativi, individuali e culturali influenzano le modalità delle risorse umane di partecipare e contribuire alle decisioni e al successo organizzativo. Hanno ricevuto il questionario 808 persone, appartenenti a 20 cooperative aderenti a Legacoop Toscana di diversi settori (produzione e servizi, sociale, agroalimentare) e di varie dimensioni. Il tasso di risposta è stato del 41,5%. Su 301 questionari analizzati, 83 provengono da membri del Cda e 218 da soci dipendenti. Dall’analisi del profilo dei rispondenti si osserva che molti soci giovani e con titolo di studio elevato non fanno parte oggi dei Cda, dove prevalgono persone con una maggiore anzianità aziendale (nel campione analizzato, tra i membri del Cda il 43% ha più di 50 anni, mentre tra i soci dipendenti il 43% ha tra i 41 e 50 anni, tra i membri del Cda il 23% ha una laurea di secondo livello, tra i soci dipendenti il 33%), mostrando come vi siano all’interno delle cooperative delle competenze per un ricambio generazionale delle classi dirigenti. La voce “supportiva” (opinione a sostegno, in difesa o di approvazione di politiche, pratiche, procedure di lavoro quando ingiustamente criticate) e quella “costruttiva” (volta a promuovere un miglioramento, focalizzato sull’introdurre cambiamenti organizzativi funzionali al contesto lavorativo) prevalgono sia tra membri dei Cda che tra i soci dipendenti (con numeri leggermente superiori per i primi rispetto ai secondi), pur con differenze a seconda della grandezza dell’impresa. La percezione di influenza dei soci nelle decisioni della cooperativa è maggiore tra i membri del Cda rispetto ai soci dipendenti (es. Contributo alla definizione delle nuove politiche aziendali 5,02 per i membri del Cda vs 3,24 per i soci dipendenti, su una scala da 1 a 7), mentre la percezione dei livelli di performance organizzativa è tendenzialmente maggiore tra i soci dipendenti rispetto ai membri del Cda (es. Produttività 5,14 per i soci dipendenti vs 4,87 per i membri del Cda).
La ricerca vuole lanciare una riflessione sulla necessità di recuperare il contributo delle risorse umane nei processi decisionali delle cooperative per una migliore performance organizzativa in senso lato e per migliorare il rapporto persona-organizzazione definendo. Esistono, nelle cooperative analizzate, competenze importanti che devono essere valorizzate e sviluppate attraverso una attenta gestione e investimenti mirati nel capitale umano.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di Olmo Gazzarri Responsabile Lavoro e Formazione Legacoop Toscana, Fausto Durante Responsabile consulta industriale CGIL, Chiara Nasi Presidente CIR Food Vicepresidente Legacoop Nazionale, Franco Ceccuzzi Presidente Consiglio di Gestione CFT, Susanna Bianchi Presidente Consiglio di Sorveglianza Archeologia, Ivan Ferrucci Vice Responsabile Dipartimento Produzione e Servizi Legacoop Toscana, Maurizio Bigazzi Presidente Confindustria Toscana, Andrea Passoni Vicepresidente Finpas e Vicepresidente Coopfond, Leonardo Bassilichi Presidente CCIAA Firenze, Roberto Negrini, presidente Legacoop Toscana. Ha portato un saluto l’assessore al bilancio e attività produttive del Comune di Firenze Federico Gianassi.
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