Piano dei rifiuti, pubblicato l’avviso pubblico esplorativo

Pubblicato l’avviso pubblico esplorativo “per la manifestazione di interesse alla realizzazione di impianti di recupero/riciclo rifiuti urbani e/o rifiuti derivati dal trattamento degli urbani”. Si tratta del primo passo verso la realizzazione del Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti e delle bonifiche (detto anche Piano per l’economia circolare), che andrà a sostituire il vigente Piano dei rifiuti e delle bonifiche dei siti inquinati.

L’avviso – spiega l’assessora all’ambiente Monia Monni - rappresenta lo strumento operativo per guidare la transizione verso un’economia circolare, con un modello di sviluppo economico che abbia come obiettivo non solo il profitto, ma anche progresso sociale e salvaguardia dell’ambiente. E’ indispensabile proseguire nella direzione di una gestione dei rifiuti focalizzata sul recupero e riciclo di materia, a partire dalle raccolte differenziate, minimizzando lo smaltimento in linea con la strategia europea dell'economia circolare. Vogliamo concentrare l’attenzione sull’allungamento della vita dei materiali puntando sulla creazione di filiere del riciclo per mettere a disposizione delle industrie quantità crescenti di materie prime seconde derivanti dai rifiuti. Pertanto sono tre gli obiettivi prioritari: raggiungere entro il 2025 almeno il 55% di riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti urbani, no a nuovi termovalorizzatori e no a nuove discariche”.

Con l’avviso viene chiesto agli operatori economici in possesso dei requisiti indicati, di manifestare l’interesse: alla realizzazione di nuovi impianti; alla messa a disposizione di impianti esistenti di trattamento dei rifiuti urbani e dei rifiuti derivanti dal trattamento degli urbani, manifestando la volontà di garantire l’accesso di quest’ultimi a tariffe regolate e secondo le disposizioni dall’autorità competente; alla messa a disposizione dei impianti industriali che nell’ambito della propria attività siano disponibili a ricevere flussi di rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani, manifestando la volontà di garantire l’accesso di quest’ultimi a tariffe regolate e secondo le disposizioni dall’autorità competente.

Gli impianti per i quali si chiede la manifestazione di interesse devono essere già realizzati o da realizzarsi nel territorio regionale e devono essere impianti di recupero/riciclo di rifiuti urbani e rifiuti derivanti dal trattamento degli urbani. Non vi rientrano impianti di termovalorizzazione. Potranno partecipare all’avviso anche gli impianti industriali che intendono utilizzare specifici flussi di rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani nell’ambito della propria attività.

Sono ammessi a partecipare gli operatori economici autorizzati alla gestione dei rifiuti, iscritti al registro delle imprese della provincia in cui l’operatore stesso ha la propria sede. La manifestazione di interesse va redatta secondo il modello allegato all’avviso e, insieme ai documenti richiesti, inviata alla Regione entro 90 giorni dalla data di pubblicazione sul Burt, prevista il prossimo 1 dicembre. Ci sarà tempo perciò fino al 28 febbraio 2022.

Testo completo dell’avviso e modello di presentazione delle domande


Torselli-Capecchi (FdI): "Procedura della Giunta non convince"

L’assessore regionale Monni si muove al limite della legalità rispetto alla normativa vigente. La Giunta ha preparato un avviso pubblico esplorativo senza aver rifatto il piano rifiuti, diventa difficile anche per gli industriali presentare proposte e progetti senza sapere di quali numeri si sta parlando e quali le scelte adottate in un piano. E’ un modo di procedere che tende a deresponsabilizzare la politica cercando di farsi dire dagli industriali e dagli imprenditori dove realizzare gli impianti. Non è poi possibile chiudere le discariche senza aumentare il livello di termovalorizzazione, non puoi chiudere le discariche se non hai gli impianti e per realizzare termovalorizzatori di quarta generazione necessiteranno degli anni. Inoltre, resta il grosso problema delle aree di stoccaggio per i materiali inerti: ad oggi non esistono e i costruttori ce lo hanno a più riprese segnalato. Ci riserviamo di leggere il bando ma la procedura adottata dalla Giunta regionale non convince affatto” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere regionale, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

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