"Un programma di grande qualità che da dicembre ad aprile propone Il meglio del teatro contemporaneo" dice il direttore Enrico Falaschi
C'è lo spettacolo sull'ex calciatore finito nel gulag, ma con un occhio anche alla sostenibilità. C'è il ricordo delle vittime del nazismo. C'è l'omaggio a una figura importantissima per l'arte (e non solo) come Frida Kalho. C'è una brillante commedia con venature dialettali toscane. Ce n'è per tutti i gusti al Quaranthana di Corazzano, il teatro comunale di San Miniato. Oggi, lunedì 22 novembre, è stata presentata la stagione 2021-22, quella che segna il ritorno in presenza nei 99 posti del teatrino sanminiatese, al 18esimo anno di attività.
Dopo il successo delle domenicali - che hanno riportato al Quaranthana le risate dei più piccoli e le attività formative per ragazzi e adulti -, ora è la volta della stagione di prosa nella struttura di via Zara. Da dicembre a aprile tornano gli spettacoli per la rassegna organizzata dal Teatrino dei Fondi con la direzione di Enrico Falaschi, con il sostegno di Comune di San Miniato, Ministero della Cultura, Regione Toscana. Dopo mesi difficili, il sipario si riapre.
"Ripartire vuol dire ritrovare l’intimità e il desiderio di condividere con gli spettatori il piacere del teatro in un luogo di confronto, di riflessioni e di scambio di idee. Un programma di grande qualità che da dicembre ad aprile propone il meglio del teatro contemporaneo della scena nazionale con debutti e prime nazionali" sono le parole di Falaschi.
Soddisfazione da parte dell'amministrazione comunale, del sindaco Simone Giglioli e dell'assessore Loredano Arzilli: "Si torna 'a casa', questa stagione di prosa ha un sapore più intenso. Siamo molto felici di tornare in sala e accogliere una nuova stagione di prosa, con nomi di prim’ordine della scena italiana. Accogliamo anche il nostro pubblico che torna ad affollare un piccolo luogo della cultura così prezioso per tutta la nostra comunità, che rende San Miniato una città unica e sicuramente più ricca".
Il programma della stagione 2021-22 al Quaranthana
Il cartellone del Quaranthana vanta otto spettacoli, apre con MURATORI, il nuovo spettacolo del Teatrino dei Fondi, che giovedì 2 e venerdì 3 dicembre alle ore 21:30 debutta sul palcoscenico sanminiatese.
MURATORI di Edoardo Erba, uno degli autori più importanti e brillanti in Italia, è un testo scritto nel 2002, oggi sempre più attuale, che, dopo una versione romana, una friulana e una campana, vede per la prima volta quella toscana con la regia di Enrico Falaschi e con l’interpretazione di Alberto Ierardi, Marta Paganelli e Giorgio Vierda, scenografia Federico Biancalani.
Uno spettacolo comico, ma mai superficiale che tocca tematiche universali.
In un’ambientazione notturna, due muratori fanno irruzione in una sala teatrale in disuso per chiudere con un muro il palcoscenico, per allargare, su incarico dell’unico proprietario, gli spazi del contiguo esercizio commerciale. Il lavoro, ovviamente abusivo, va fatto in fretta e in silenzio.
I due operai si impegnano con tutte le loro forze per completare l’opera prima che sia giorno.
Ma non hanno calcolato che il teatro è un luogo magico in grado di schiudere grandi emozioni, risvegliare i sogni…
Giovedì 9 e venerdì 10 Il Teatro Libero presenta ASPETTANDO GIUFÀ, regia di Claudia Puglisi, con Silvia Scuderi e Pierre Jacquemin. Uno spettacolo dichiaratamente post-pandemico, un invito al movimento, all’azione. In bilico fra due realtà, fra la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova era, Giufà rompe la quarta parete, come il caso rompe la tranquillità della nostra vita e ci pone davanti all’imprevisto. Come la meccanica quantistica squarcia la concezione della realtà e illumina universi paralleli e infinite dimensioni.
Venerdì 21 gennaio giunge al Quaranthana BARTLEBY, traduzione di Luca Radaelli, con Luca Radaelli e Gabriele Vollaro, una coproduzione Teatro Invito/ Teatro della Cooperativa.
La grande letteratura in un racconto d'autore portato sulla scena: Herman Melville racconta l'opposizione al modo pragmatico e positivista del primo capitalismo. Lo spettacolo, ambientato a Wall Street, descrive il contrasto tra la vita frenetica, rampante, votata al denaro e alla produttività, incarnata dalla city newyorchese e Bartleby, un personaggio che si rifiuta di svolgere le mansioni lavorative che il suo principale gli affida, finendo a poco a poco col rifiutarsi di fare alcunché, persino di vivere.
Venerdì 28 gennaio, Tazio Torrini è in scena con HESS, di Alina Nelega, regia di Simone Martini e Tazio Torrini, della compagnia Kanterstrasse. Un lavoro caustico che affronta la tematica del nazismo e, più in generale, della parte oscura celata e covata in ognuno di noi.
Rudolf Hess, gerarca nazista, condivise con Hitler la prigione, la stesura del Mein Kampf e la carriera fino a divenirne vice e successore designato, fu condannato alla fine della II Guerra Mondiale all’ergastolo e rinchiuso nel carcere di Spandau, di cui è stato ultimo “occupante”.
Venerdì 11 febbraio Pilar Ternera mette in scena FRIDA KAHLO. VIVA LA VIDA, con Elisa Ranucci, per la regia di Beppe Ranucci. Il monologo ripercorre la vita drammatica e infelice di Frida Kahlo, la grande pittrice messicana. In scena un viaggio tra la cultura, la musica e la storia del Messico di quegli anni per assaporare il racconto della sofferenza della giovane e tormentata artista, l’amore per l’arte e per Diego Rivera e il suo inno alla vita.
Venerdì 4 marzo Francesca Sarteanesi, tra le più interessanti attrici della scena nazionale, è in scena con SERGIO, spettacolo che gli è valsa la nomination ai premi Ubu 2021 per l’interpretazione, una produzione Kronoteatro e Gli Scarti. In una stanza vuota, una giovane donna si rivolge a Sergio, destinatario immaginario di un soliloquio che porta in scena l’esistenza della protagonista, di cui non si conosce il nome. Un rimpianto soffuso, a tratti accennato, che racconta in modo disarmante la routine di una vita trascorsa con il marito in cerca di un complesso equilibrio.
Venerdì 25 marzo è la volta di NESSUN ELENCO DI COSE STORTE, con l’interpretazione di Sandra Garuglieri, per la regia di Oscar De Summa, una produzione Atto Due.
La storia di una grande attività intorno al luogo della disgrazia, dopo una sciagura aerea o un terremoto o un incidente qualunque. Un lavoro che non vuole essere il racconto della squadra di ricerca, né dei migranti dispersi, ma della nostra relazione con la morte attraverso un gioco, un giallo che si propone, in modo ludico, di scoprire chi ha ucciso la morte.
Venerdì 1 aprile chiude la stagione NORILSK, in prima nazionale, scritto, diretto e interpretato da Enrico Falaschi, liberamente tratto da Spartak Mosca. Storie di calcio e potere nell’URSS di Stalin di Alessandro Curletto e altre storie. Partendo dalla storia dello Spartak Mosca e dalla saga dei fratelli Starostin, che fondarono la squadra più amata dagli operai russi e convinsero Stalin a organizzare una partita di calcio sulla Piazza Rossa, lo spettacolo si intreccia con le vicende politiche del U.R.S.S. e del gulag di Norillag, nella Siberia del nord, dal quale è nata la città chiusa di Norilsk, dove l’estrazione e la lavorazione di carbone, nickel e di altri minerali ha provocato e provoca un impatto ambientale di proporzioni mondiali ancora oggi irrisolto.
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