I carabinieri provinciali donano sangue all'ospedale Misericordia di Grosseto

Si è svolta questa mattina al Centro trasfusionale dell'ospedale Misericordia la donazione di sangue e plasma da parte del comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giuseppe Adinolfi, e di alcuni carabinieri, come dimostrazione di sensibilizzazione sull'importanza di questo gesto, semplice ma determinante perchè consente di salvare vite umane.

Sono in molti, in tutta la provincia, gli esponenti dell’Arma che da anni sono donatori di sangue e plasma, a testimonianza del forte spirito solidaristico di questa storica istituzione.

“Abbiamo voluto fare il gesto di solidarietà della donazione oggi in vista della ricorrenza della patrona dell'Arma, Virgo Fidelis, che si celebra domani – spiega il colonnello Adinolfi - La collaborazione con il centro trasfusionale del Misericordia e con la Asl inizia oggi, ma il nostro impegno è di realizzare altre iniziative del genere e di portare a donare quanti più carabinieri possibile. Anche noi siamo cittadini, viviamo in mezzo alla gente ed è giusto che diamo un contributo concreto alla nobile causa del donazione”.

“Con questo gesto concreto, il comandante Adinolfi insieme ai colleghi, che ringrazio vivamente, hanno voluto dimostrare che oltre al quotidiano impegno sul territorio a tutela della sicurezza dei cittadini, hanno a cuore anche la loro salute - commenta la dottoressa Silvia Ceretelli direttore Medicina trasfusionale e immunoematologia - Ci auguriamo che questa iniziativa sia da stimolo per tutti coloro che rappresentano potenziali donatori. Ricordo che per donare è necessario avere un'età tra i 18 e i 65 anni, un peso superiore a 50 chili ed essere in buona salute. Il sangue è una risorsa importante e dedicare pochi minuti del nostro tempo alla donazione può ridare il sorriso a chi veramente ne ha bisogno”.

“Ringrazio il colonnello Giuseppe Adinolfi e tutti i carabinieri che quest’oggi e nei prossimi giorni si sono recati e si recheranno nei centri trasfusionali della provincia e in particolare in quelli di Grosseto e Orbetello – conclude Carlo Sestini, presidente provinciale Avis - Questa iniziativa nasce dalla sensibilizzazione mostrata dall’Arma rispetto alla proposta avanzata dall’Avis comunale di Grosseto. L’aver scelto poi come momento quello celebrativo della patrona, la Virgo Fidelis, offre un significato ancora più profondo nei confronti di un gesto dotato di una imponente valenza emulativa che avvalora lo stile di vita, secondo cui, 'la famiglia del carabiniere è la gente”.

Fonte: Azienda Usl Toscana Sud Est - Ufficio stampa

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