Biffoni e la paura lockdown: "Limitare prima i non vaccinati"

Matteo Biffoni

Arriva un ulteriore endorsement a un possibile lockdown destinato solo ai non vaccinati, in caso la situazione contagi e occupazione delle terapie intensive peggiori come sta succedendo in altre parti d'Europa.

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni, infatti, ha scritto sul profilo Facebook di avere appena letto "che da lunedì in Austria (non su Marte, in Austria...) inizierà un nuovo lockdown: studenti in dad, chiusi i ristoranti, annullati gli eventuali culturali, limitazioni per tutti, vaccinati e non (e da febbraio, vaccino obbligatorio).

Ecco, questo è il peggior incubo che possa immaginare - continua il post -. Non sono un medico, mi fido della scienza e dei dottori e quindi attendo le loro indicazioni, ma da Sindaco di una comunità fortemente responsabile, con un tasso di cittadini vaccinati oltre il 90%, mi viene da fare un sillogismo facile facile, che rimetto alla valutazione degli esperti: la percentuale dei letti di terapia intensiva è uno dei parametri che portano alla chiusura e siccome è un dato di fatto che la quasi totalità dei ricoverati in terapia intensiva è non vaccinato, prima di chiusure generalizzate che minano l'istruzione, il lavoro, la cultura, lo sport, la socialità e gli affetti, l'equità sociale, credo che sia giusto che prioritariamente si limiti la socialità dei non vaccinati. Nel rispetto di chi, certo non a cuor leggero, ha deciso di fare un gesto di responsabilità per sé stesso, per le persone intorno e per il bene comune.

Poi come sempre, ci adegueremo alle indicazioni che la scienza ci dirà: ma intanto secondo me, è così".

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