Una sala congressuale da oltre 2500 posti, una sala espositiva, un sistema di percorsi esterni, giardini pensili, terrazze e aree verdi di copertura per massimizzare funzionalità e recupero monumentale. E’ il nuovo padiglione Bellavista che sarà costruito alla Fortezza da Basso con un investimento di 19,8 milioni di euro nell’ambito degli interventi di recupero e valorizzazione previsti per il complesso dall’accordo del 2019 tra gli enti proprietari, che vede il Comune di Firenze nel ruolo di soggetto attuatore. Il progetto definitivo tecnico ha avuto oggi il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta del sindaco Dario Nardella e dell’assessore ai Lavori pubblici Elisabetta Meucci. Il nuovo padiglione Bellavista sarà costruito nell’area compresa tra l‘Opificio delle Pietre Dure, l’ex liceo Machiavelli e il padiglione Arsenale, area attualmente occupata dall’ex magazzino del tribunale e dal padiglione temporaneo Rastriglia, che saranno demoliti. Il progetto prevede la realizzazione di un piano terra interamente dedicato ad attività congressuali e fieristiche; di un piano interrato prevalentemente destinato alla ristorazione, allo stoccaggio e ai servizi igienici e di un primo piano per gli impianti e l’accesso alla copertura composta da giardini, terrazze e percorsi esterni.
“Grazie a un lavoro congiunto siamo riusciti a sbloccare un’opera fondamentale per raggiungere un grande obiettivo condiviso nell’interesse della città - ha detto il sindaco Dario Nardella -. Oggi con questo intervento entriamo nel vivo dei lavori del complesso piano di recupero e valorizzazione della Fortezza da Basso, per dare a Firenze una sede congressuale e fieristica di grande capacità attrattiva. Il periodo di graduale fuoriuscita dall’emergenza Covid - ha proseguito il sindaco - sarà interessato da lavori importanti sulla Fortezza, il primo dei quali è quello della delibera di oggi, e servirà a rilanciare il polo fieristico fiorentino e toscano a livelli di efficienza e competitività mai visti prima d’ora”.
‘Un'opera fondamentale da realizzare nell’interesse della città e del polo fieristico di Firenze - ha detto l’assessore Meucci -, con un intervento che oggi diventa assolutamente concreto grazie all’approvazione del progetto definitivo del nuovo padiglione, dopo aver già visto realizzate le opere di restauro della parte esterna del complesso e delle poderose mura della Fortezza. Un passo importante verso la valorizzazione del polo congressuale e di tutta la città come destinazione fieristica”.
Nel dettaglio, l’organizzazione dell’edificio, su una superficie complessiva di 4463 mq, prevede: un piano interrato con caffetteria (327 mq), locale magazzino (351 mq), servizi igienici (220 mq), locali tecnici (173 mq), spazi di servizio e connettivo (218 mq); un piano terra con sala espositiva (suddivisibile in due sale con pareti manovrabili) da 2381 mq, locali tecnici (421 mq), servizi igienici (69 mq); un piano primo con spazi scoperti per gli impianti tecnologici e accesso alla copertura (303 mq). Si aggiungono i sistemi dei percorsi esterni, dei giardini pensili, terrazze e aree verdi di copertura. L’organizzazione funzionale dell’edificio prevede una sala congressuale plenaria da 2528 posti, sala A da 1112 posti e sala B da 701 posti; sala espositiva.
I fronti del nuovo edificio
Il prospetto rivolto a sud, verso la Porta di Santa Maria Novella è fortemente caratterizzato dalla grande pensilina a sbalzo che coprirà la cavea a gradoni esterna. Il prospetto che guarda verso il padiglione dell’Arsenale è, per scelta e per le interrelazioni che ingenera, il più vivace, complesso e architettonicamente composito. La parte bassa del prospetto è prevalentemente formata da una cortina continua in alluminio e vetro, con aperture che danno accesso all’interno del nuovo padiglione, poste sostanzialmente in asse con l’apertura centrale dell’Arsenale, in modo da creare chiare, dirette modalità di collegamento visivo e continuità di frequentazione fra questi spazi e le relative funzioni. Le parti laterali e tutto il livello alto di questo prospetto saranno rivestite con pannellature in cotto, tanto in omaggio al trattamento delle mura della Fortezza quanto in continuità con le indicazioni di atti e progetti precedentemente redatti per la Fortezza, ma declinate secondo tecniche e senso del tutto contemporanei. Il prospetto nord che guarda verso le mura e verso il bastione Bellavista ha caratteristiche analoghe a quello orientale, presentando al piano terra ampie vetrate con profili in alluminio e, nelle porzioni laterali pannellature in cotto, una pensilina con intradosso con pannellature metalliche microforate e parapetto vetrato come per il fronte est. Il prospetto verso l’edificio che ospita l’Opificio delle Pietre dure è legato principalmente alle attività a servizio del padiglione stesso, garantite dai percorsi carrabili qui presenti. La parte alta ospita il lungo percorso arredato a verde che dal fronte sud conduce fino alla passerella di collegamento con le mura della Fortezza.
Giardini pensili e percorsi pedonali in copertura
La copertura visitabile, accessibile dal ponte e dalla rampa, è stata immaginata come un luogo ad alto valore ornamentale, con aree a verde non calpestabili da attraversare mediante appositi percorsi. Sul tetto verde non praticabile, che copre la parte anteriore del fabbricato, è prevista una coltivazione a prato selvatico in modo da contribuire alla biodiversità urbana, e creare ambienti vegetali adatti agli insetti impollinatori e alle fioriture spontanee. L'organizzazione dell'edificio e l'uso dei materiali, processi e metodi edilizi contribuiscono alla tutela della salute, con il contenimento al minimo di materie non rinnovabili e l'uso di materiali eco-compatibili. Le soluzioni architettoniche sono state studiate per ottimizzare gestione e manutenzione.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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