L’Università di Pisa entra a far parte di Circle U., un’Alleanza Universitaria Europea che comprende altri otto prestigiosi atenei: Università di Aarhus (Danimarca), Università Humboldt di Berlino (Germania), King’s College di Londra (Regno Unito), Università di Parigi (Francia), Università di Belgrado (Serbia), Università Cattolica di Lovanio (Belgio), Università di Oslo (Norvegia) e Università di Vienna (Austria), quest’ultima entrata insieme all’Università di Pisa. Dal suo lancio nel novembre 2020, i partner dell’alleanza stanno cooperando con l'obiettivo di creare entro il 2025 un'università europea inclusiva, interdisciplinare e fortemente orientata alla ricerca. Le università europee sono dei veri e propri partenariati strategici, che nell’ottica della Commissione Europea dovranno costruire le università del futuro, promuovendo i valori e l’identità europei e migliorando la qualità e la competitività internazionale dell’istruzione superiore in Europa.
“È un grande onore per il nostro Ateneo entrare a far parte dell’alleanza Circle U. – ha commentato il Rettore Paolo Maria Mancarella – Fin dai primi contatti abbiamo pienamente condiviso i principi ispiratori dell’alleanza e i suoi obiettivi. Siamo sicuri che il clima di grande collaborazione e sintonia che si è subito creato ci consentirà rapidamente di integrarci con le università partner e cooperare con loro nel creare una Università Europea ambiziosa, inclusiva e sostenibile. Siamo convinti che la partecipazione all’alleanza Circle U., visto anche il prestigio degli atenei coinvolti, offrirà nuove grandi opportunità a studenti e ricercatori dell’Università di Pisa, rafforzando il ruolo del nostro Ateneo nello spazio europeo della ricerca e dell’alta formazione”.
“Stiamo entrando in una nuova fase molto importante per lo sviluppo della nostra alleanza – afferma Svein Stølen, Rettore dell'Università di Oslo e Presidente di Circle U., commentando l’ingresso delle università di Pisa e Vienna – Domani, studenti di Aarhus, Belgrado, Berlino, Londra, Lovanio, Parigi e Oslo, ma anche accademici, ricercatori e membri dello staff, avranno ancora più opportunità di collaborare, innovare, co-creare con i colleghi di Pisa e Vienna”.
Con l’ingresso delle Università di Pisa e Vienna, la rete Circle U. comprende quasi mezzo milione di studenti e circa 65.000 tra docenti e personale tecnico\amministrativo. La missione condivisa è quella di rafforzare i legami tra insegnamento, ricerca, innovazione e società per rispondere alle grandi sfide globali di oggi e di domani, concentrandosi inizialmente sulle tematiche della democrazia, del cambiamento climatico e della salute globale.
“Il grande obiettivo delle Università Europee è costruire una sorta di campus distribuito, in cui studenti provenienti da università diverse potranno usufruire di un’offerta didattica sempre più eccellente, internazionale e d’avanguardia, oltre a poter usufruire di servizi comuni come per esempio una “student card” utilizzabile in tutti gli atenei dell’alleanza – spiega Francesco Marcelloni, prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali dell’Ateneo pisano – Il vantaggio per loro sarà avere a disposizione un gran numero di insegnamenti e attività formative offerte dalle università di Circle U. a cui attingere per costruire il proprio piano di studi, e la possibilità di una mobilità strutturata. I docenti potranno co-creare corsi e insegnamenti, attivare titoli doppi e progettare forme innovative di didattica, sfruttando le esperienze comuni. I ricercatori avranno una grande casa comune europea per cooperare nella ricerca e nella progettazione negli ambiti più innovativi e trasferire i risultati della ricerca a un territorio esteso che copre l’intera Europa, da Nord a Sud, da Est ad Ovest. L’Alleanza intende inoltre agire attivamente per influenzare le politiche dell’istruzione superiore europea con idee innovative e condivise”.
La cerimonia ufficiale della firma si svolgerà il 28 gennaio alla Missione della Norvegia presso l'Unione Europea a Bruxelles, alla presenza di partner e principali attori europei, nazionali e regionali.
Fonte: Università di Pisa - ufficio stampa
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