Taglio del nastro per la Mostra del Tartufo, donne protagoniste assolute

Si celebra la donna nella cinquantesima edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi quest'oggi. A precedere il taglio del nastro in piazza del Duomo, si è tenuto all'auditorium Crédit Agricole una cerimonia di conferimento delle onorificenze per gli Ambasciatori del Tartufo nel Mondo.

Ad aprire gli interventi il vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca: "Per la donna questa festa deve riconoscere qualcosa che è già importante nella nostra vita di tutti i giorni, il suo è un ruolo che già le appartiene, forte e ricco di importanza".

Poi le parole del sindaco Simone Giglioli: "La quarta ondata ci ha impedito l'anno scorso di fare la Mostra, poi arrivò il blocco del governo. E' un successo già essere qui grazie alla campagna vaccinale.

Il tartufo è importante ma la sicurezza è primaria. Per questa edizione, come per tutte le altre, abbiamo delle variabili indipendenti: oltre al covid, il tempo e anche il tartufo, che non è così presente per le condizioni degli scorsi mesi".

Tra gli interventi anche il presidente della Fondazione CRSM Antonio Salini Guicciardini, che ha sottolineato la valenza non solo mangereccia ma culturale dell'iniziativa.

Per l'istituto bancario Crédit Agricole ha parlato il direttore di area Massimo Cerbai: "Abbiamo riaperto dopo tempo il nostro auditorium, simbolo della nostra presenza così come la sede direzionale. Riusciamo a crescere assieme al territorio e alla Fondazione".

Le ambasciatrici del Tartufo

La direttrice delle Città del Tartufo Antonella Brancadoso ha parlato dell'importanza del tartufo anche a livello internazionali: "A Parigi tra un mese si deciderà per le Città del Tartufo come ambasciatori Unesco. Chi rende queste città tali sono uomini e donne impegnati per la ricerca del diameante della terra. San Miniato è uno dei 63 associati, tra i suoi miracoli c'è quello di coniugare una forte economia conciaria con la preservazione del territorio fertile per il tartufo"

Un altro tema internazionale è stato evidenziato dalla giornalista e scrittrice Cristiana Cella. "La nostra associazione Cisda, coordinamento italiano a sostegno delle donne afghane, da 20 anni fa venire qui donne straordinarie con coraggio femminile e generoso. Sono felice di questo riconoscimento che parla del tartufo tesoro nascosto come le donne clandestine che portano speranza enorme con loro".

Un'altra donna ai vertici di un'associazione importante come Slow Food Italia è Barbara Nappini: "Slow food fa politica parlando del cibo, dobbiamo leggere il cibo con molte chiavi di interpretazione. In questo tempo siamo chiamati ad attraversare anche grandi crisi del mondo, da quella ambientale a quella climatica passando per quella sanitaria e migratoria".

Le quattro personalità illustri del mondo civile concludono con Alessandra Petrucci, prima rettrice donna dell'Università di Firenze: "Dovrò imparare a essere ambasciatore del tartufo, che amo moltissimo. Le parole di chi prima di me è intervenuto mi hanno stimolato moltissimo. Anche l'Università di Firenze fa la sua parte per donne afghane, accogliendo gli studenti".

Le istituzioni premiate

Oltre a loro sono stati insigniti del titolo di Ambasciatore del Tartufo nel Mondo il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e l'assessore regionale alle Politiche Agricole Stefania Saccardi. Nelle loro parole la fiducia per il modello sanminiatese di promozione e protezione del tartufo bianco, oltre all'impegno delle rispettive istituzioni nel saper veicolare messaggi per il turismo e per il buon vivere nelle colline 'del cuore della Toscana'.

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