Si è inaugurata con importanti risultati la splendida mostra dell'artista Giulio Greco, ultima fatica nello Spazio dell'Orcio, che si conferma luogo principe della cultura sanminiatese, aperto al pubblico delle grandi occasioni.
In molti hanno salutato l'artista, che vive ormai da anni a Magione, in provincia di Perugia, ma soprattutto le sue opere.
Andrea Mancini e Aurelio Cupelli hanno fatto da padroni di casa, leggendo tra le altre cose le parole di Giovanni Testori, uno dei critici più importanti del 900, che parlava delle "tele" di Greco come elementi sempre più necessari, in una società priva di qualsiasi elemento di una irrinunciabile "religio".
Anche l'assessore alla cultura, Loredano Arzilli ha ringraziato il lavoro dell'Orcio, che continua a portare a San Miniato "esempi mirabili dell'arte contemporanea".
Dopo Domenico Conforte, presente anche lui alla nuova mostra, è insomma la volta di Giulio Greco, con una serie di opere di piccolo formato, pronte ad entrare nelle case dei visitatori, grazie ad un'esperienza di cheap art, di arte povera, il cui ricavato - per volontà dell'artista - andrà completamente ad appoggiare il lavoro dell'associazione Walter De Navazio, grande pittore di orgine casellese di cui quest'anno si celebra il centenario della morte.
Fonte: Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro