Mille sfumature di giallo per conoscere ed esplorare luoghi e vicende storiche di Barberino Tavarnelle, terra avvolta da miti e leggende, sorretta da pagine di cultura e memoria locale che lasciano il segno nello scenario internazionale. Un percorso misterioso alla scoperta di Sant’Appiano, il santo senza nome che identifica una pieve millenaria e un borgo di pregio della Valdelsa fiorentina, nel Comune di Barberino Tavarnelle. E’ l’obiettivo proposto dall’attore e drammaturgo Francesco Mattonai che cura l’evento culturale promosso e realizzato con il contributo del Comune, inserito nel ciclo di eventi che tanto successo hanno riscosso questa estate dal titolo “Barberino Nascosta”. L’iniziativa, parte del programma dei festeggiamenti parrocchiali, è prevista sabato 6 novembre alle ore 16, giorno in cui ricorre la festa di Sant’Appiano, nell’area antistante il sagrato della Pieve. Il progetto è frutto di una collaborazione con Summofonte.org.
Il programma di itinerari sulle tracce di luoghi e angoli insoliti e poco conosciuti di Barberino Tavarnelle, “Barberino Nascosta” realizza una nuova puntata in modalità autunnale. Il giallo del Santo senza Nome è un percorso ad ingresso gratuito alla scoperta di Barberino nascosta, volto ad indagare le vicende tra mito e storia che caratterizzano la biografia del santo. Lo spettacolo è realizzato all’interno di un più ampio racconto del territorio ideato e condotto da Francesco Mattonai.
E’ davvero esistito un santo di nome Appiano e qual era la sua identità? A dispetto del nome, delle reliquie e della storia tramandata dai fedeli, alcuni oscuri e inaspettati avvenimenti gettano un dubbio sulla vicenda. Era davvero solo un pescatore ligure? A questi interrogativi prova a rispondere un detective dei nostri tempi. “Un messale dalle pagine strappate – anticipa Francesco Mattonai - la tomba di un cavaliere, la scoperta di un ossario dimenticato, un battistero distrutto sono alcuni degli elementi che si trovano lungo la storia di questo placido paese adagiato sulle colline toscane, ma denso di un’atmosfera unica, quando lo si visita. “Senza nome” lo definì anche Monsignor Fiorini nel suo libro dedicato alla Pieve, sottolineando il dubbio se sia stato l’uomo a dare il nome alla chiesa o viceversa.
“L’evento offre anche l’occasione – aggiunge l’assessore al Turismo Tatiana Pistolesi - di scoprire e approfondire le origini millenarie della pieve ed altri celebri personaggi che si legano alla sua antica storia come il cavaliere Gherarduccio dei Gherardini, la tecnica narrativa, particolarmente avvincente di Francesco Mattonai, è la formula che ha determinato il successo delle iniziative estive che abbiamo organizzato nel centro storico di Barberino, la miscela di racconti live e percorsi itineranti nei luoghi della storia del nostro territorio attrae e coinvolge in maniera diretta il pubblico, anche quella di Sant’Appiano sarà un’esperienza di grande impatto, come un libro che prende vita sotto gli occhi dei visitatori”.
Prenotazione obbligatoria: 349.4341608, info@summofonte.org.
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