Bolsonaro a Pistoia, il Pci: "Giani prenda le distanze"

Martedì 2 novembre a Pistoia, presso il monumento votivo militare che ricorda i soldati brasiliani caduti in Italia nella Seconda Guerra Mondiale, si svolgerà una cerimonia commemorativa alla presenza di Jair Bolsonaro, presidente del Brasile.

Jair Messias Bolsonaro, ex militare, è un sostenitore della dittatura fascista che oppresse il Brasile dal 1964 al 1985; è un ammiratore dichiarato dell'ex dittatore cileno Augusto Pinochet; sta attuando l'allontanamento dalle università e dalla pubblica amministrazione di docenti e funzionari comunisti e di sinistra; è promotore della deforestazione amazzonica, della ripresa della deportazione degli indios amazzonici e sospettato per la serie di incendi che nel 2020 hanno ulteriormente devastato il più grande polmone verde della Terra.

Omofobo, razzista, è accusato di aver ritardato e ostacolato le vaccinazioni dalla Commissione d'Inchiesta per le 600.000 vittime del Covid in Brasile.

Bolsonaro vinse le elezioni presidenziali dopo il golpe parlamentare contro la presidente Dilma Rousseff e le accuse montate ad arte dal magistrato Sergio Moro (poi ministro di Bolsonaro e ora fuggito all'estero per evitare il carcere) contro l'ex presidente di sinistra Lula, poi scagionato ma al quale le accuse impedirono la candidatura presidenziale in concorrenza con Bolsonaro, che probabilmente ne sarebbe uscito sconfitto.

Ce n'è abbastanza per ritenere inaccettabile l'invito di questo soggetto ad una cerimonia che ricorda la guerra di liberazione?

E Pistoia non è l'unico luogo di questa vergogna.

La giunta leghista del Comune di Anguillara Veneta ha da pochi giorni conferito la cittadinanza onoraria a Bolsonaro perché il nonno paterno era del posto. Il 1° novembre il presidente brasiliano vi si recherà per riceverla.

Ma sia ad Anguillara che a Pistoia verrà ricevuto anche dagli antifascisti.

Chiediamo che il presidente della Giunta Regionale della Toscana, Eugenio Giani, prenda le distanze dalla scelta di invitare Bolsonaro alla commemorazione di Pistoia.

Giani, quando era presidente del Consiglio Regionale, patrocinò iniziative contro il legittimo governo bolivariano del Venezuela, promosse anche da Fratelli d'Italia.

Vogliamo sperare che questa volta farà un gesto in difesa della democrazia e dei diritti politici e non contro.

PCI Toscana

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