Camera di Commercio e Consiglio Notarile di Pisa insieme per agevolare la risoluzione di controversie di natura societaria

La Camera di Commercio ed il Consiglio Notarile di Pisa hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per promuovere l’utilizzo della mediazione e dell’arbitrato nelle controversie di natura societaria.

Il diritto delle imprese è infatti uno degli ambiti privilegiati per lo svolgimento di tentativi di risoluzione alternativa delle controversie soprattutto attraverso procedimenti di conciliazione e arbitrato. Con l’aiuto di un mediatore qualificato, in tempi rapidi e a costi molto contenuti, è infatti possibile gestire una “conciliazione” societaria senza dover attendere i tempi dei tribunali e sostenerne i costi, una logica win-win che consente ad entrambe le parti di ottenere vantaggi dall’accordo raggiunto. L’accordo di mediazione raggiunto innanzi ad un Organismo di mediazione ha infatti titolo esecutivo, pertanto, in caso di inadempimento di una delle parti, l’altra può ne può chiedere l'esecuzione, notificando l'atto di precetto senza la necessità di un ulteriore vaglio del Giudice.

Anche l’arbitrato rappresenta un utile strumento per la gestione delle liti societarie. L'arbitro, un professionista indipendente e neutrale rispetto alle parti, decide chi ha torto e chi ha ragione emanando un provvedimento finale detto lodo arbitrale che produce gli stessi effetti della sentenza emanata da un giudice ordinario.

Il Notaio, in quanto esperto della materia, è il soggetto in grado di apportare un contributo determinante nella rapida e proficua soluzione delle controversie societarie. La formazione di un elenco di Notai iscritti come mediatori all’Organismo di Mediazione Accreditato della Camera di Commercio di Pisa e come arbitri presso la Camera arbitrale contribuirebbe a dirimere questa tipogia di contenzioso senza aggravare i Tribunali, senza contare che i notai possono contribuire a diffondere la cultura della mediazione e l’inserimento di clausole compromissorie, anche multi step (tentativo di mediazione e successivamente arbitrato), negli statuti societari.

Se la durata media di un contenzioso giudiziario in materia civile in Italia supera i 7 anni nei suoi tre gradi di giudizio e mediamente a livello nazionale le procedure di mediazione si concludono in 50 giorni e gli arbitrati in 226, è evidente l’importanza di promuovere l’utilizzo di questi due strumenti.

Il Commento di Valter Tamburini, Commissario straordinario della Camera di Commercio di Pisa

“La Camera di Commercio di Pisa crede fortemente che gli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, mediazione ed arbitrato possano rappresentare una soluzione per ridurre i tempi e i costi della giustizia. E’ per questo che dal 2007 ha costituito un Organismo di Mediazione accreditato presso il Ministero della Giustizia ed ha attivato una Camera Arbitrale per la gestione

dell’arbitrato amministrato. Con la firma del protocollo con il Consiglio Notarile – conclude Tamburini – ci impegnamo non solo a rendere più ampia possibile la partecipazione dei Notai ai procedimenti di mediazione e la loro iscrizione negli elenchi degli arbitri, ma anche ad organizzare percorsi formativi per la preparazione e l’aggiornamento sulle tecniche di gestione delle mediazioni.“

Il commento di Claudio Calderoni, notaio presidente del Consiglio notarile di Pisa

“Il Notaio è per definizione un professionista indipendente ed imparziale, che opera alla stregua di un giudice prima del processo (Carnelutti diceva “tanto più notaio, tanto meno giudice”), per cui noi notai siamo portati a svolgere un ruolo di mediazione in ogni giorno della nostra attività e tendiamo appunto ad evitare in radice il contenzioso. Aggiungo che una delle principali linee d’azione della mia presidenza è la collaborazione con gli altri enti pubblici ed in genere, e che io stesso mi sono formato come mediatore e poi come formatore di mediatori, oltre a prestare spesso la mia opera nella stipula degli accordi conclusivi dei procedimenti di mediazione, per cui è evidente la grande soddisfazione con cui il Consiglio notarile di Pisa ed io ci siamo avvicinati a questo accordo con la Camera di Commercio”

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