Vaccini Covid, Bezzini e Spinelli: "Avanti con la terza dose"

Simone Bezzini, assessore alla sanità della Toscana, a margine di un evento di sensibilizzazione sulla campagna vaccinale della Regione ha lanciato un appello a operatori sanitari, persone vulnerabili e persone oltre 60 anni, "ad aderire il più possibile alla somministrazione della terza dose. Abbiamo le dosi disponibili - ha spiegato l’assessore regionale -, abbiamo tutti i canali di vaccinazione aperti, sia quelle delle aziende attraverso gli hub aziendali, abbiamo i medici di base, le farmacie, i pediatri, tutti i canali di somministrazione sono attivi e noi siamo pronti ad estendere anche ad altri target di popolazione la terza dose".

L’assessora al welfare della Regione Toscana, Serena Spinelli, ha aggiunto che la Toscana ha già cominciato la campagna di vaccinazione per la terza dose nelle Rsa: la speranza è poter finire la terza dose nella prima decina di giorni di novembre, grazie al lavoro di tutti gli operatori delle aziende sociosanitarie della Toscana che stanno tornando all'interno delle Rsa.

"L'anno scorso in questi periodi avevamo dati in escalation dal punto di vista del numero delle positività, con associato un alto numero di decessi, di persone che non sono più fra noi. I numeri adesso sono contenuti, siamo intorno a 120-130 persone ospiti le cui condizioni di salute sono buone, perché comunque le due dosi di vaccinazione le stanno proteggendo".

Spinelli ha concluso di aver già dato indicazione insieme all'assessore Bezzini di iniziare anche la programmazione della terza dose nelle categorie di fragilità legate alle disabilità. Continuiamo a procedere, c'è bisogno anche che tutti gli altri che sono meno convinti si sentano in dovere, per sé e per il resto della collettività, di vaccinarsi e di farlo in assoluta tranquillità".

Mazzeo: "Orgogliosi del nostro sistema sanitario, non fermiamoci"

“Noi dobbiamo essere orgogliosi di come il nostro servizio sanitario pubblico regionale ha gestito l’emergenza pandemica. Ci siamo riusciti grazie al Presidente Giani e all’assessore Bezzini, ma anche grazie al sacrificio di tante donne e uomini della sanità toscana che non hanno mai guardato l’orologio nei momenti più complicati, quando si trattativa di salvare vite umane. In questi mesi abbiamo costruito come Regione Toscana una campagna vaccinale capillare, in grado di raggiungere con vari strumenti ogni persona”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo a margine della presentazione della nuova campagna vaccinale della Regione Toscana, “Abbiamo fatto 30 - Facciamo 31”, al Teatro Verdi di Firenze.

“È evidente che questo sforzo gigantesco ha comportato una crescita delle spese – ha aggiunto Mazzeo. - Ad esempio abbiamo implementato di circa 6mila unità il personale sanitario e abbiamo dovuto supportare uscite economiche eccezionali e non preventivabili, pensiamo ai posti letto per le terapie intensive, all’aumento dei ricoveri, ai costi per gli hub vaccinali o ai rimborsi ai medici di famiglia per ogni iniezione. Si tratta di voci di spesa che negli anni passati non avevamo. Ma quando si deve scegliere fra salvare vite umane o aumentare le spese, è giusto, anzi umano scegliere di salvare le persone.

Per questo credo che sia giusto che il Governo nazionale ora garantisca alle Regioni la copertura delle spese eccezionali sostenute per combattere la pandemia. Non c’è nessun buco nei conti della sanità toscana. E sono sicuro che saremo in grado di chiudere un bilancio in equilibrio, senza gravare sulle famiglie toscane, ma casomai con alcune razionalizzazioni nelle voci di spesa sia sanitaria che non sanitaria. Anche perché la campagna vaccinale va portata avanti, perché ogni vaccino in più è un ulteriore messaggio di libertà e speranza. E sono oramai milioni i toscani che vaccinandosi ci stanno mostrando non solo la propria voglia di tornare alla libertà, ma anche quella di essere uniti da un necessario vincolo di solidarietà umana. Perché col vaccino difendiamo gli altri difendendo noi stessi”.



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