Le Fiamme Gialle di Livorno hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un giovane imprenditore cecinese operante nel commercio al dettaglio, per l’ipotesi di malversazione ai danni dello Stato, avendo utilizzato – secondo la preliminare contestazione – parte delle somme percepite non per i fabbisogni aziendali ma per suoi scopi personali.
In particolare, le indagini dei finanzieri della Compagnia di Cecina hanno evidenziato che l’imprenditore, dopo la percezione del finanziamento garantito di 20mila euro, avrebbe utilizzato gran parte della quota - ovvero 19mila - per pagamenti con carta di credito e spese presso negozi per la casa, di abbigliamento e intimo, farmacie, polizze assicurative, utenze e spese mediche. Impieghi ben diversi da quelli previsti dalla normativa emergenziale.
Il “decreto liquidità” (D.L. 23/2020), infatti, stabilisce che i finanziamenti della specie possano essere concessi a scopo di sostegno alle imprese che versano in uno stato di crisi per la situazione pandemica e che tali somme debbano essere impiegate per far fronte alle necessità aziendali.
Il giovane imprenditore è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Livorno per il reato di “Malversazione a danno dello Stato” e a suo carico è stato emesso il decreto di sequestro preventivo che ha permesso di “recuperare” le somme distratte dalla destinazione per la quale erano state erogate.
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