Associazione neonazista, perquisizioni in tutta Italia: anche nel Senese

Ventisei persone sono indagate per associazione sovversiva di matrice neonazista e suprematista. Sono in corso le perquisizioni, anche in Toscana in provincia di Siena. Non tutti i destinatari delle perquisizioni - disposte dalla procura di Napoli - sarebbero iscritti nel registro degli indagati.

La Polizia di Stato di Napoli, su delega del Procuratore della Repubblica del Capoluogo campano, sta eseguendo le perquisizioni domiciliari nei confronti dei ventisei indagati. Stanno avvenendo nell’ambito di una complessa indagine svolta dalla DIGOS partenopea e dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione - Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno.

Le perquisizioni interessano le province di Napoli, Caserta, Avellino, Siena, Roma, Torino, Ragusa, Lecce e Ferrara, sono eseguite dai rispettivi uffici DIGOS e con la collaborazione del Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Al centro delle indagini c'è il gruppo 'Ordine di Hagal', che ha pure un sito internet dove si sostiene che il vaccino anticovid "è una terapia genica sperimentale che modifica il dna in maniera irreversibile e perpetua". L'associazione usava, per diffondere l'odio razziale, i social, WhatsApp e Telegram. Sono emersi contatti con formazioni ultranazionalista apertamente neonaziste ucraine denominate "Battaglione Azov", "Misantrophic Division", "Pravi Sector" e "Centuria".

L'associazione ha base nella provincia di Napoli. Avrebbe svolto attività di addestramento paramilitare tra Napoli e Caserta assieme a ex combattenti ucraini. Nell'arsenal del gruppo armi da softair modificate per sparare proiettili veri. Trovato anche un lanciagranate. Il gruppo svolgeva lezioni in presenza e via social per estendere la propria rete di proseliti: un 'insegnamento' dalla forte matrice suprematista e negazionista della shoah con simbologia e riti hitleriani.

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