Arriva E-Killer, il dispositivo mobile per segnalare i rifiuti abbandonati a Empoli, prima città ad averli in funzione da domani dopo Prato all'interno del circuito Alia. Oggi la presentazione dei due dispositivi in Comune a Empoli: il macchinario aiuterà gli ispettori ambientali così come la polizia municipale dell'Unione a portare a galla situazioni di emergenza potenzialmente dappertutto.
Come funziona: la telecamera viene inserita in un luogo, 'nascosta' nell'ambiente e chiusa con lucchetto per evitare che venga rubata. Ha un gps all'interno per cui anche i tentativi di furto sarebbero subito scoperti. La telecamera rileva i cambiamenti di scenario. Se in una piazza vuota arriva un'auto, viene depositato qualcosa a terra e l'auto riparte, lo 'scenario' è cambiato rispetto a prima. Arriva subito la segnalazione ai computer del comando della municipale di via Cavour. Potenzialmente gli agenti possono intervenire all'istante per fermare il trasgressore.
Al momento sono 10 i punti critici, alle periferie Est e Ovest di Empoli ma anche in alcuni angoli del centro. Il dispositivo permette di essere nascosto e funzionante per 96 ore grazie alla sua batteria.
Andrà a 'gonfiare' le 390 segnalazioni da inizio anno a settembre, le mille ispezioni e i 51 verbali fatti (34 dagli ispettori ambientali, il resto dalla municipale). L'amministrazione comunale ha recuperato finora oltre 13mila euro di sanzioni. A Prato E-Killer è attivo solo da settembre. Il comune di Prato ne ha chiesti 5 per tutti il territorio, così da debellare la piaga dell'abbandono dei rifiuti tessili.
Altri dati. Se per il 2020 la raccolta differenziata a Empoli è all'83,2% (non ancora certificato), i rifiuti pro capite sono 483 kg. 4.5 kg sono i rifiuti abbandonati pro capite, quindi per abitante. Abbiamo una percentuale dell'1% di rifiuti che vengono visti in giro in città, una 'minoranza rumorosa' tanto da attivare cittadini anche sui social.
Le dichiarazioni
Massimo Marconcini, assessore all'ambiente del Comune di Empoli: "Con queste telecamere vogliamo fare un ulteriore step verso la lotta all’abbandona dei rifiuti, ma anche verso una maggior sensibilità ambientale. Proseguiamo questo percorso dopo aver introdotto la figura degli ispettori ambientali. Questo tipo di strumento è molto agile, spostabile anche durante la giornata, sono due macchinari che hanno la capacità di cogliere in flagranza chi commette il reato perché di reato spesso si tratta. Per questo gli abbandoni subiranno un ulteriore giro di vite, abbinato alle sanzioni che sono state sempre fatte come dimostrano i dati del lavoro della polizia municipale e degli ispettori di ALIA. Le telecamere potranno essere collocate in ogni metro quadrato del Comune di Empoli. Per il momento sono due ma potrebbero aumentare".
Massimo Luschi, Comandante di Polizia Municipale dell'Unione dei Comuni dell'Empolese-Valdelsa: "Sono strumenti che ci aiuteranno nella lotta all'abbandono dei rifiuti facendo uno scatto ulteriore rispetto a quello che già nell'ultimo anno e mezzo abbiamo dato in termini di numeri e controllo del territorio. C’è una forte spinta in questo senso da parte dell'amministrazione comunale. La collaborazione con Alia è davvero preziosa. Ci ha permesso di monitorare in maniera attenta i comportamenti scorretti e gli abbandoni dei rifiuti. Dal momento in cui la stessa strumentazione invia l'alert alla nostra centrale operativa immediatamente possiamo vedere le immagini e capire se c'è stato un abbandono e in quale modalità e intervenire anche con le pattuglie in modo immediato".
Linda Gibiino, tecnico di Alia Spa, responsabile e coordinatrice degli Ispettori Ambientali di Empoli: "Alia si occuperà di posizionare queste due apparecchiature molto evolute di videosorveglianza per limitare il fenomeno dell’abbandonano dei rifiuti sul territorio. Il Comune di Empoli, insieme ai Comuni dell'Empolese-Valdelsa, è molto virtuoso dal punto di vista delle raccolte differenziate dei rifiuti; anche per questo emerge questo tema in maniera particolare a fronte di una cittadinanza che agisce correttamente ed è ancora più sensibile nei confronti di episodi simili. Questo fenomeno è comunque molto limitato, direi irrisorio come ci dicono i dati. Ma esiste e con questi strumenti abbiamo maggiori possibilità di combatterlo".
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