Presentato il progetto “Zeus”: 25 metri e 170 tonnellate di nave green
La transizione ecologica prende il largo. In tutti i sensi. Questo grazie anche a progetti come quello della nave Zeus (Zero emission ultimate ship), che vede la co-partecipazione di diverse realtà del gruppo Fincantieri, tra le quali gli stabilimenti di Castellammare di Stabia e di Palermo, Fincantieri SI, Seastema, Cetena e Isotta Fraschini Motori e che vede il contributo di consulenti quali Cnr, le università di Genova, Palermo e Napoli, l’Ente nazionale di ricerca e promozione per la standardizzazione e il Rina. L’unità inserita nell’ambito del progetto Tecnologie a basso impatto ambientale (Tecbia) e co-finanziata dal ministero dello Sviluppo economico, all’interno del Programma operativo nazionale, è un’unità navale sperimentale green, alimentata tramite fuel cell, prima nel suo genere al mondo. Un passo avanti importante per la nostra industria cantieristica, che dimostra di guardare al futuro. Lunga circa 25 metri e con una stazza di circa 170 tonnellate, Zeus è una sorta di laboratorio galleggiante, che dovrà raccogliere informazioni sul comportamento nell’ambiente reale delle fuel cell, un dispositivo elettrochimico che permette di ottenere energia elettrica direttamente dall’idrogeno senza processo di combustione termica.
L’imbarcazione è stata presentata nell’ambito della giornata conclusiva dell’Earth Tecnology Expo, l’esposizione sulla straordinaria capacità del nostro Paese di saper creare, innovare e trovare soluzioni per la grande sfida climatica e per avviare in Italia la transizione ecologica e digitale, che si è conclusa oggi alla Fortezza da Basso di Firenze con 16mila visitatori (1500 studenti), 79 eventi, 388 relatori e 128 aziende. Il progetto ha notevolmente incuriosito visitatori e tecnici, in particolare per l’apparato ibrido di cui sarà dotata, composto da 2 generatori diesel e 2 motori elettrici da utilizzare come sistema di propulsione convenzionale. A questo si aggiungono un impianto di fuel cell di 130 kilowatt, alimentato da circa 50 chili di idrogeno, contenuti in 8 bombole a idruri metallici, secondo tecnologie già in uso sui sommergibili, ed un sistema di batterie capace di garantire un’autonomia di circa 8 ore di navigazione a zero emissioni ad una velocità di circa 7,5 nodi. Una ricerca, quella alla base di Zeus, che più in generale riguarda il miglioramento della sostenibilità ambientale di navi cruise, mega-yacht, traghetti, ferry e navi da ricerca oceanografica, attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra nonché gli ossidi di azoto, ossidi di zolfo e particolato.
Una grande attenzione è stata posta anche all’impiego di materiale green per l’allestimento: pannelli fotovoltaici per il mantenimento della carica delle batterie, lampade oled a basso consumo e nuovi rivestimenti.
La ricerca tra i suoi obiettivi punta ad un nuovo modello di generazione energetica elettrica e termica a bordo delle navi da crociera. Un risultato che consentirà di aumentare il livello di comfort dei passeggeri, riducendo la rumorosità e le vibrazioni prodotte dai sistemi generativi, oltre ad aumentare il rendimento di conversione energetica, mediante l’adozione di sistemi privi di parti meccaniche in movimento. Miglioramenti che andranno ad incidere anche sulla sicurezza della nave, incrementando la ridondanza dei sistemi oggi in uso, oltre al fatto di ridurre la taglia dei gruppi diesel generatori imbarcati.
Fonte: Ufficio stampa
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